Addio a Benito De Biasi, l'imprenditore che ha creato un impero con le stufe

Venerdì 21 Gennaio 2022
Benito De Biasi

PIEVE DI CADORE - Se n'è andato in silenzio Benito De Biasi l'imprenditore delle stufe cadorine, aveva 88 anni, sempre discreto e disponibile. Era originario di Vittorio Veneto, nel 1954 salì in Cadore per lavoro che trova in un'officina meccanica ma appena tre mesi dopo si mette in proprio e diventa subagente per la vendita di moto importanti come la Lambretta. L'azienda va bene tanto che appena due anni dopo la De Biasi diventa la filiale per il Cadore della Moto Guzzi. Aveva alle dipendenze 12 operai; ma quando con il tempo il lavoro legato alle moto iniziò a rallentare, calo che si accentuava nei mesi invernali, ecco il cambiamento che ha segnato la storia dell'azienda e della famiglia. Nel 1962 De Biasi ottenne la subagenzia Riello a Pieve, il riscaldamento domestico era una comodità che in molti cominciarono ad apprezzare. De Biasi divenne il riferimento per Cadore e Cortina ma anche per parte della provincia di Bolzano. Lui stesso ha ricordato quegli anni come straordinari bastava avere voglia di lavorare e potevi fare tutto.
Quando ad inizio anni 70 arrivò la crisi del petrolio convertì il lavoro, si concentrò sulla legna e quindi sulle stufe in maiolica per sfruttare l'energia alternativa.

Nel 1979 realizzò a Tai le prime stube a legna e De Biasi ottenne il suo primo importante brevetto di stufa modulare, che trovo subito mercato in Europa. Stufe ma anche pannelli solari, sono suoi i primi installati in Cadore.

Benito De Biasi è stato un imprenditore accorto e instancabile che ha contribuito a scrivere pagine importanti nella storia dell'economia cadorina. Si è impegnato anche per la comunità. Dirigente e poi presidente nelle società sportive locali quali il calcio Tai, l'hockey, la Cadore Nuoto. Nel comune di Pieve di Cadore è stato componente della commissione edilizia e per ben otto anni nel consiglio di amministrazione dell'ospedale. La perdita della moglie Caterina, compagna di vita, lo segnò dolorosamente; oggi lo piangono i figli e i nipoti. Il funerale sarà celebrato domani, sabato 22 gennaio, alle 11 nella chiesa arcidiaconale di Pieve di Cadore.
 

Ultimo aggiornamento: 19:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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