Basta morti sul lavoro: nasce il portale per le denunce anonime ai cantieri

Martedì 23 Novembre 2021 di Giuliano Pavan
Quattro delle otto morti sul lavoro a Treviso sono avvenute in cantiere
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TREVISO Stop agli infortuni sul lavoro. A dirsi sembra facile. Ma visti i numeri drammatici del 2021, un rimedio lo lancia la Filca Cisl Belluno Treviso assieme alla Federazione delle costruzioni e del legno: un portale per denunciare in forma anonima le irregolarità nei cantieri. L’iniziativa si chiama “Un segnale per la vita”, è verrà presentata oggi a Cison di Valmarino in occasione del terzo congresso della sigla sindacale. Si tratta, in sintesi, di una pagina web dedicata, raggiungibile dal sito www.filcaveneto.it, in cui i lavoratori potranno denunciare, senza il pericolo di venire “scoperti” dai loro datori di lavoro, irregolarità, pericoli e mancato rispetto delle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e nei cantieri.

Non solo: le segnalazioni potranno essere inviate anche via whatsapp ai numeri 338.5364980 per la provincia di Treviso e 335.5710130 per quella di Belluno. Dopo aver filtrato e verificato le informazioni ricevute, gli operatori della Filca interverranno direttamente per valutare ogni singola situazione di rischio segnalata chiedendo anche l’intervento delle autorità qualora fosse necessario.


L’OBIETTIVO

«La scia di sangue di lavoratori deceduti facendo il loro mestiere non si ferma - spiega il segretario generale della Filca Belluno Treviso, Marco Potente - e non è più accettabile: noi tutti, sindacati, istituzioni e organi di controllo, siamo chiamati a uno sforzo straordinario per rispondere all’appello lanciato pubblicamente dalla madre di Mattia Battistetti, l’operaio edile morto a 23 anni lo scorso aprile in un cantiere di Montebelluna. La famiglia di Mattia chiede a tutti coloro che hanno una responsabilità di fare qualcosa di concreto per bloccare questa strage senza fine. Siamo convinti che si debba lavorare di più sugli “alert” e incrociare le banche dati puntando a controlli mirati laddove c’è maggior incidenza di infortuni o comportamenti a rischio, ma è necessario anche lavorare di più sulla partecipazione attiva dei lavoratori con campagne di sensibilizzazione e di denuncia».


I NUMERI

Nella Marca, stando ai dati dell’Osservatorio Vega, da gennaio di quest’anno hanno perso la vita 16 lavoratori, contando anche quelli deceduti in incidenti stradali nel tragitto casa-lavoro. Otto di loro sono morti sul luogo di lavoro, che in 4 casi era un cantiere: si tratta di Aziz Diop, operaio di 23 anni alle Fornaci Grigolin che è caduto nel vuoto mentre puliva l’esterno di un silos, Nazif Ajdarovsky, un operaio di cantiere di 48 anni deceduto per una caduta, Valentino Zanutto, il 43enne fulminato mentre gettava con la pompa in un cantiere, e, appunto, Mattia Battistetti, l’operaio edile di 23 anni a cui veniva applicato il contatto di lavoro dei metalmeccanici che è rimasto schiacciato sotto dei ponteggi caduti da una gru nella fase di trasporto. Il totale delle denunce di infortunio in provincia di Treviso è di 8.160, in pratica 35 al giorno. In quella di Belluno invece le denunce sono 1.711, con un morto sul lavoro e due in itinere.


LE CONTROMISURE

In alcune realtà aziendali, sostiene la Filca Cisl, sono stati introdotti sistemi di premialità legati ai mancati infortuni. «Ma la partecipazione è scarsa - sottolinea Potente - anche laddove l’incidenza infortunistica è alta. C’è un forte preconcetto in molti lavoratori, l’idea che segnalare qualcosa che non va metta in cattiva luce. Allora abbiamo voluto mettere in campo uno strumento per incentivare la segnalazione dei pericoli nei nostri settori affinchè possa prevenire incidenti e salvare la salute o la vita delle persone. Tutte le segnalazioni saranno filtrate e smistate all’ente interessato: vogliamo coinvolgere gli Spisal, l’ispettorato del lavoro, le forze dell’ordine, i nostri enti bilaterali, i comitati paritetici territoriali (Cpt) e i responsabili dei lavoratori alla sicrezza territoriale (Rlst), così come devono essere coinvolti i committenti. Abbiamo spedito nei giorni scorsi 3.500 lettere ai lavoratori edili associati e nei prossimi giorni invieremo lettere ed sms anche ai lavoratori degli impianti fissi». Come detto, l’iniziativa verrà presentata oggi a Cison di Valmarino in occasione del terzo congresso della Filca Cisl Belluno Treviso intitolato “Esserci per la vita” che pone al centro del dibattito congressuale il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro e le conseguenze della pandemia sul lavoro nel settore delle costruzioni. Interverranno Enzo Pelle, segretario generale nazionale della Filca, Francesco Orrù, segretario generale della Filca Veneto, Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, e i ricercatori dell’ufficio studi.

Ultimo aggiornamento: 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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