Villorba. Incidente in Strada Ovest, morto papà Christopher dopo il turno al ristobar. E' la decima vittima di settembre nella Marca

Le urla disperate della moglie rompono l'assordante silenzio del condominio dove la coppia abitava. Erano venuti in Italia per una vita migliore

Sabato 1 Ottobre 2022 di Maria Elena Pattaro
La vittima Christopher Okoduwa, 43enne nigeriano, e l'auto distrutta

VILLORBA - La moglie e i tre figlioletti lo aspettavano a casa, dopo una giornata di lavoro tra i tavolini del ristorante africano. Ma a casa Christopher non ci è ma arrivato. Sono state le forze dell’ordine a bussare alla porta, con la più tragica delle notizie. Il 43enne nigeriano è morto sul colpo nel terribile incidente e che giovedì sera ha insanguinato la strada Ovest di Treviso. Christopher Okoduwa, è la decima vittima da inizio settembre: la sua Peugeot 206 è entrata in collisione con un’altra Peugeot guidata da V. F., 54enne di Maserada, rimasto ferito in modo lieve. Dalle prime ricostruzioni sembra abbia invaso la corsia opposta mentre si immetteva da via Antonio dal Legname, senza accorgersi dell’altra vettura.

Una distrazione, una manovra errata o forse un colpo di sonno al momento sbagliato: saranno le indagini a dirlo.

Le urla disperate della moglie

Quella del nigeriano, originario di Benin City è l’ennesima vita spezzata, che getta nello strazio un’intera famiglia. Le urla della moglie Vivian, connazionale di 38 anni, hanno svegliato l’intera palazzina di via Magenta, a Villorba, dove la coppia abitava insieme ai tre bambini: il maschietto e la femminuccia di 10 e 8 anni e il piccolino di casa, di un anno appena, che non ha fatto nemmeno in tempo a fissare nella memoria il volto del papà. Giovedì sera Okoduwa aveva finito il turno al “Wisdom bar & restaurant” di Canizzano, il locale etnico in cui lavorava come cuoco e cameriere dal 2019. Il ristobar (lo scorso aprile costretto alla chiusura notturna per disturbo della quiete pubblica) è un punto di ritrovo per la comunità nigeriana, che ieri si è stretta attorno alla giovane vedova e ai suoi tre bambini, tenendola al riparo dalle domande della stampa: «Per noi è una tragedia, capite il nostro dolore».

Il racconto dell'amico, l'ultimo ad averlo visto

Lacrime, abbracci, disperazione: ieri mattina in via Magenta c’era un gran via vai di volti tristi. «Eravamo insieme fino a poco prima: siamo andati in una lavanderia. Doveva pulire la divisa e le vettovaglie per la festa di sabato (organizzata dal locale per celebrare il giorno dell’indipendenza della Nigeria, ndr) - racconta un amico -. A mezzanotte, quando suo fratello mi ha telefonato dicendo che Christopher era morto in un incidente non riuscivo a crederci. Gli ho detto: “Ma stai scherzando, dai, non può essere». Purtroppo, invece, era tutto vero. 

Lo schianto violentissimo

L’incidente è successo verso le 22.15 in viale della Repubblica, all’altezza del distributore di carburante Costantin e di Mc Donald’s. Le cause dell’impatto sono ancora al vaglio della polizia locale, che sta esaminando i filmati di videosorveglianza. Stando alle prime ricostruzioni la Peugeot 206 del nigeriano proveniva da via Sant’Antonio del Legname, una delle vie laterali e si sarebbe immessa nell’arteria in direzione Villorba, invadendo la corsia opposta in cui transitava l’altra auto. L’impatto è stato violentissimo e i soccorsi vani nonostante il tempestivo dispiegamento di forze: quando i vigili del fuoco hanno estratto il corpo del 43enne dalle lamiere, per lui non c’era più niente da fare. Il medico del Suem non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. La polizia locale ha disposto gli esami tossicologici su entrambi i conducenti e la Procura di Treviso aprirà nelle prossime ore un fascicolo per omicidio stradale. 

La nuova vita in Italia

A mezzanotte la notizia ha raggiunto la moglie e i figlioletti. «Ho sentito Vivian urlare. All’inizio ho pensato a una baruffa, anche se era insolito: lei e il marito erano davvero molto affiatati - racconta ancora scossa Aurelia, un’anziana vicina -. Poi ho saputo. Mi dispiace moltissimo. So cosa vuol dire perdere l’uomo che si ama: anch’io sono rimasta vedova. Un dolore che non passa. Per lei sarà ancora più dura: con tre figli piccoli e lontano dal suo paese. Per fortuna c’è la comunità di connazionali che le sta vicina». Se fino a ieri le occasioni di ritrovo a casa di Okoduwa erano all’insegna della festa, ieri gli amici si sono riuniti per il lutto. Com’era Christopher? «A nice guy (un bravo ragazzo) - lo descrive il titolare del Wisdom -. Lavorava con noi da quando abbiamo aperto, nel 2019». «Era intelligente, gli piaceva scherzare, si dava tanto da fare» ricorda un altro amico. Abitava a Villorba da 8 anni: aveva cercato una vita migliore qui nella Marca, dove purtroppo giovedì sera ha trovato anche la morte.

Ultimo aggiornamento: 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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