Operaia morta all'Electrolux di Susegana, Luisa Ciampi rivive in una poesia scritta dalla collega Laura gravemente infortunata sul lavoro

L'incidente in fabbrica il 12 novembre 2001 alle 6 del mattino. La 41enne è stata investita da una nube gassosa, riportò ustioni gravissime ed è deceduta dopo riversi mesi di agonia

Domenica 13 Novembre 2022 di Annalisa Fregonese
Operaia morta all'Electrolux di Susegana, Luisa Ciampi rivive in una poesia scritta dalla collega Laura gravemente infortunata sul lavoro

SUSEGANA (TREVISO) - L'intensità della poesia per non dimenticare la tragedia, costata la vita a una giovane operaia, che nel 2001 avvenne all'Electrolux. Il 12 di novembre come giorno della Memoria di ciò che avvenne ventuno anni fa. Alle 6 del mattino uno spaventoso boato trasformò il reparto in un inferno di fuoco. Malgrado fosse stata rilevata la fuga di gas, nessun allarme generale scattò. Durante la notte il gas inodore era fuoriuscito dalle cabine di carica, andando a riempire le buche dove c'erano le postazioni di saldatura. Bastò una scintilla a scatenare il rogo. Molti operai e operaie rimasero ustionati. Luisa Ciampi, 41 anni, investita dalla nube gassosa, riportò ustioni terribili. Morirà dopo sei mesi fra atroci sofferenze. Fu un incidente spaventoso. Laura Bettiol, operaia Electrolux essa stessa lavoratrice gravemente infortunatasi nella sua vita lavorativa, ha composto una poesia per non dimenticare.

Intitolata Mai più.

I versi

«Una mattina di novembre dalla mia macchina, note di una canzone mi accompagnano al lavoro. Nel mio cammino incontro colleghi e amici: un caffè, un saluto, un sorriso, due parole e poi si comincia... Ecco la nostra vita, la nostra routine, fatta di piccole cose: di momenti scanditi dalle lancette del tempo. Un urlo frena il mio cuore. Come una lastra di ghiaccio si frantuma in una miriade di frammenti. Un solo e unico urlo ma che raggela il nostro mondo... tutto si ferma, non c'è più tempo, non c'è più vita. Ecco l'istante che cambia tutto, e chi lo ha vissuto non lo dimenticherà mai! Ecco il mio scritto per non dimenticare! Ecco le mie parole per non sbagliare ancora». Una manciata di versi semplici che esprimono la disperazione accorata di vivere il dramma che sconvolge quella che è la giornata lavorativa, fatta di impegno, fatica, dedizione, amicizia con i colleghi. Sentimenti spazzati via dalle lingue di fuoco che avvolgono donne, uomini e macchine, spaccando la quotidianità, riempendo di morte e dolore quel lavoro che alla maggior parte delle persone è indispensabile per vivere. Un dramma che ancor oggi riporta l'attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, si continua a morire mentre si lavora. La poesia è stata pubblicata nella pagina Facebook del gruppo Skatenati Electrolux.

Il messaggio

«Allora come ora la produzione venne messa al primo posto - scrivono nella loro pagina -. Il 12 novembre per noi è il giorno della memoria, non è consentito dimenticare, è un obbligo ricordare il prezzo pagato da Luisa e dagli altri nostri colleghi affinché tali gravi incidenti non si ripetano mai più. La nostra vita vale più di qualsiasi profitto, dobbiamo diventare noi stessi promotori della cultura della sicurezza». Gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime in Italia e da gennaio a settembre si contano 677 morti, pari a circa tre vittime al giorno. Una strage silenziosa sulla quale non ci si sofferma abbastanza. Se si considerano le morti non legate al Covid, i decessi sono addirittura aumentati del 32%. In crescita anche le denunce di infortunio totali: 484.561, +38,7% rispetto al 2021. Il più alto numero di incidenti mortali si è verificato nel campo delle costruzioni. I dati sono dell'Inail e sono stati resi noti da Anmil, l'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.

 

Ultimo aggiornamento: 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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