Alba ha raggiunto l'amato Ado. Se ne va la moglie di Campeol, storico patron delle Beccherie. Addio a mamma e papà del Tiramisù

Giovedì 11 Novembre 2021
Ado e Alba. La foto postata su Facebook dal sindaco Conte
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TREVISO - Ancora un lutto nella famiglia Campeol: pochi giorni dopo il marito Ado, è morta la moglie, Alba Di Pillo. Dire famiglia Campeol a Treviso significava parlare di Tiramisù e del ristorante "Le Beccherie".

Con i due coniugi se ne va una parte importante della ristorazione trevigiana, quella di una volta, dove le parole d'ordine erano professionalità e calore, competenza e amore per il proprio mestiere.

Chi erano Ado e Alba

Il patron del ristorante Beccherie, scomparso all’età di 93 anni, dopo una vita trascorsa da ragazzo e fino al 2000 nel locale diventato simbolo della città e padre del “Tiramesù” (poi diventato Tiramisù) ideato nelle cucine di piazza Ancilotto, dietro palazzo dei Trecento, dalla moglie Alba sposata nel 1954.  E l’intuizione geniale, nel 1970, di dare carta bianca alla moglie Alba e a Roberto Loli Linguanotto per trasformare lo “sbatudin” in Tiramisù grazie al mascarpone. Mitiche le peverade alle Beccherie, almeno come i bolliti, occasioni slow per godere del cibo e di quella particolare amenità che hanno i trevigiani quando si siedono a tavola.  Ado è stato l’ultima icona della ristorazione trevigiana della tradizione, storico patron delle Beccherie, che ha fatto conoscere Treviso fuori dai confini. I clienti arrivavano da tutto lo stivale per degustare i suoi piatti: dall’oca arrosta con sedano, all’anatra e faraona, dalla pasta e fagioli al carrello dei bolliti e appunto il famoso dolce.

Il Tiramisù delle Beccherie


«In casa sua, grazie all’intuito e alla fantasia della moglie - ricorda Zaia - nacque uno dei successi dolciari più famosi al mondo come il tiramisù certificato dall’Accademia Italiana della Cucina. Rivolgo a tutti i famigliari le mie più sentite condoglianze - conclude Zaia - nel ricordo di una figura come Ado, che ha contribuito a fare grande Treviso». Da tempo Campeol aveva ceduto il testimone al figlio Carlo il quale, a propria volta aveva passato la mano a Paolo Lai, attuale patron delle Beccherie. 

Il saluto di Luca Zaia

“Per una vita intera erano stati inseparabili sul lavoro nel loro locale come nella vita privata. La morte li ha separati solo per pochi giorni, oggi Alba e Ado sono riuniti in quell’intesa che ha caratterizzato quel tempio dell’ospitalità e della tradizione gastronomica veneta che sono le Beccherie a Treviso”. Così il Presidente della regione del Veneto ricorda Alba Di Pillo Campeol, nota ristoratrice trevigiana, scomparsa a meno di due settimane dalla morte del marito con il quale ha condiviso tanti anni di lavoro e di passione in cucina. “È proprio dalla fantasia e dalla passione di soddisfare il palato dei clienti di Alba che è nato il Tiramisu – prosegue il Presidente -. Uno dei dolci più famosi della pasticceria internazionale, una bandiera del Veneto, che ha conquistato il mondo. Un’eccellenza che ha fatto del locale all’ombra di Palazzo dei Trecento un richiamo che ha varcato i confini”. “Ai familiari già provati dal recente lutto – conclude Zaia – esprimo le mie condoglianze con un pensiero di gratitudine ad Ado e Alba per aver contribuito a far apprezzare il Veneto a livello internazionale”.

Ultimo aggiornamento: 18:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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