Morbillo, mille bimbi senza vaccino: molti scoperti anche per tetano e polio

Mercoledì 28 Agosto 2019
Morbillo, mille bimbi senza vaccino: molti scoperti anche per tetano e polio
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TREVISO Sono mille i bambini trevigiani in età da scuola materna non ancora vaccinati contro il morbillo. Le loro famiglie non ne hanno voluto sapere. Di seguito, 700 hanno saltato il vaccino contro la poliomielite. E oltre 600 non sono coperti contro il tetano. È questa la fotografia scattata dal dipartimento di prevenzione dell'Usl della Marca. L'azienda sanitaria ha voluto fare il punto a pochi giorni dal primo giorno del nuovo anno scolastico. Non c'è più la possibilità di seguire una linea morbida. La legge Lorenzin, quella sull'obbligo vaccinale, pienamente in vigore, parla chiaro: i bambini non vaccinati che non hanno fissato un appuntamento all'Usl per eseguire le iniezioni verranno dichiarati inammissibili negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia. A settembre non potranno mettere piede in classe.

 

Gli istituti hanno inviato gli elenchi dei nuovi iscritti all'azienda sanitaria per verificare ogni singola situazione. Questa ultima ha risposto evidenziato i piccoli che non sono in regola. L'inizio dell'anno avrà l'effetto di una resa dei conti.
LE VERIFICHE
«Nella nostra provincia abbiamo tra il 3 e il 4% dei bambini in età da scuola materna che è inadempiente rispetto all'obbligo vaccinale. E' una quota considerevole spiega Sandro Cinquetti, direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica dell'Usl al momento le scuole stanno valutando i documenti nel dettaglio. Ci sono solo due strade per gli inadempienti: o le famiglie li tengono a casa oppure verranno dichiarati inammissibili a scuola. Per poter frequentare le lezioni devono per lo meno fissare un appuntamento per poi procedere con le vaccinazioni. La legge lo consente. Da parte nostra, siamo in grado di fare tutto in tempi brevi. Questo permette di verificare se chi prende un appuntamento poi si presenta realmente in ambulatorio». Insomma, non si può più giocare con i rinvii, come aveva fatto qualche famiglia novax durante lo scorso anno scolastico. Alcuni confidavano in una modifica della legge Lorenzin. Oggi c'è ancora in discussione in Parlamento un disegno di legge che punta a introdurre il cosiddetto obbligo flessibile. Cioè a dare alle Regioni la possibilità di modulare l'attività vaccinale in base alle quote delle coperture e alle situazioni epidemiche. Ma è ancora in fase interlocutoria.
I DATI
E anche alla luce della crisi di governo di fatto è impossibile che venga approvato prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. I dati sono netti: mille bambini con meno di sei anni non sono vaccinati contro il morbillo, 700 non lo sono contro la poliomielite e poco più di 600 per il tetano. Come mai queste differenze? «Per quanto riguarda il tetano esiste un vaccino monovalente. Alcuni genitori si limitano alla singola vaccinazione antitetanica sottolinea Cinquetti inoltre per questo non esiste l'immunità di gregge come fattore di protezione». Ecco perché è più gettonato anche tra chi continua a guardare con una certa diffidenza ai vaccini. La recente vicenda della bambina veronese di 10 anni non vaccinata e colpita dal tetano, poi, ha dato vita a qualche timore in più.
GLI UNDER 16
Ampliando l'orizzonte, sono quasi 6mila i bambini e ragazzi con meno di 16 anni che non hanno minimamente risposto all'obbligo vaccinale. Ma in questo momento ci si concentra su quelli sotto i sei anni perché chi frequenta elementari, medie e superiori, la scuola dell'obbligo, non può essere sospeso. C'è in ballo anche il discorso delle multe. L'indirizzo è quello di comminare a tutti gli inadempienti una sanzione di 180 euro, pari a un terzo del massimo della forbice prevista. In merito, però, si attendono disposizioni regionali per evitare che le Usl procedano in ordine sparso. Quel che è certo è che l'obbligo vaccinale ha fatto aumentare le coperture nella Marca. «L'indicatore classico per misurare l'adesione è l'antipolio. A livello provinciale la copertura per la classe del 2017 è al 92% rivela Cinquetti puntiamo ad arrivare al 95% entro la fine dell'anno. Ci sono 185 bambini ancora da vaccinare. Alcune famiglie sono irriducibili, altre invece sono convincibili». Ci sono delle differenze sostanziali nel territorio: Treviso è sopra il 95%, Pieve di Soligo viaggia sul 92%, mentre la zona di Asolo fatica tra l'87 e l'88%. Perché? «Il dato del distretto di Asolo, che è storico, deriva dall'influenza di alcuni medici anti-vaccinisti che sono stati molto attivi in quel territorio conclude Cinquetti e che hanno influito anche sull'atteggiamento e sulle opinioni di qualche pediatra. È un aspetto che contiamo di cambiare. Ma ci vuole più tempo».
Mauro Favaro
Ultimo aggiornamento: 15:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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