Maxi rissa tra minori in piazza: ragazzina presa a calci in testa

Domenica 1 Maggio 2022 di Laura Bon
Maxi rissa tra minori in piazza: ragazzina presa a calci in testa
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MONTEBELLUNA - Rissa in pieno centro: ragazzina presa a calci in testa. In quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di fine aprile, sotto gli occhi dei passanti e anche degli attivisti della Lega, impegnati al gazebo del movimento allestito nei pressi del monumento ai Caduti, si è consumato ieri attorno alle 17 un episodio davvero inquietante: una ventina di ragazzi e ragazze, italiani e stranieri, tutti o quasi minorenni, si è ritrovata sotto la loggia del municipio con intenti poco amichevoli. La dinamica dei fatti è oggetto di approfondimento, ma è certo che a un certo punto due ragazze sono scappate inseguite da una coetanea.

Una di loro, caduta, è stata presa a calci. Di fronte alla scena di violenza, è stato lanciato l’sos alla polizia municipale. E, mentre una parte dei ragazzi si è dileguata, gli agenti hanno cercato di raccogliere le testimonianze delle ragazzine aggredite, ma anche dei tanti che hanno assistito alla scena.


NUMEROSI PRECEDENTI
Sembra che non si tratti del primo scontro, ma che già in passato fossero stati segnalati alle forze dell’ordine del problemi. E, dopo un primo intervento con i genitori, il problema si era temporaneamente risolto. Ma ieri si è capito che il caso è ancora aperto. Del resto, le risse fra ragazzi, in pieno centro, non sono una novità. In questo caso, però, colpiscono il ruolo da protagonista delle ragazze e il fatto che il tutto sia accaduto in pieno giorno. Fra i testimoni oculari il capogruppo della Lega Annamaria Moretto, che si trovava al gazebo. «I ragazzi -spiega- erano sotto il loggiato del Municipio- Un gruppo ha, a un certo punto, inseguito due coetanee. Una è caduta e una ragazza l’ha presa a calci sulla pancia e in testa. Era davvero scatenata. Alla polizia municipale le vittime hanno raccontato che non è la prima volta che vengono inseguite, tanto che sembra che le forze dell’ordine avessero parlato con i genitori. Credo che si tratti di scontri che vengono alimentati anche attraverso Instagram, dove i ragazzi e le ragazze si promettono botte». E spesso alla base ci sono futili motivi, come il litigio per un ragazzo.


LE CONTROMISURE
Il primo cittadino Adalberto Bordin ha già preso in mano la questione. «Alcuni dei minori sono stati identificati -spiega- Nei prossimi giorni incroceremo i dati con le immagini delle telecamere per avere un quadro più nitido». È possibile che si arrivi a delle denunce, che potrebbero partire anche dai familiari delle ragazzine aggredite. «È chiaro che sulla questione ci sarà tolleranza zero -prosegue Bordin- Qui non si tratta di puntare l’indice contro nessuno, ma credo che sia importante il ruolo delle famiglie. Situazioni di questo tipo possono accadere a chiunque, ma educazione e riflessione sono fondamentali». La vicenda accaduta ieri a Montebelluna sembra replicare un caso verificatosi solo qualche giorno fa a Brescia, dove una ragazza di 14 anni è stata malmenata da alcune coetanee che le hanno provocato la frattura di una mano e contusioni al costato. Come a Montebelluna. 

Ultimo aggiornamento: 19:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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