La madre dell'operaio morto a 23 anni: «Gli avevo detto di cambiare lavoro. Era troppo pericoloso»

Venerdì 30 Aprile 2021 di Giuliano Pavan
Monica Michielin, mamma di Mattia Battistetti, morto mentre lavorava in cantiere a 23 anni

MONTEBELLUNA - «Gli avevo detto di cambiare lavoro. Era troppo pericoloso». Poche parole, che suonano come un terribile presagio. Monica Michielin, la madre di Mattia Battistetti, aveva paura delle attività in cantiere. Temeva potesse succedergli qualcosa. Ieri pomeriggio, quando il sindaco di Montebelluna, Elzo Severin, è andato a trovare lei, il marito Giuseppe e la loro figlia Anna, Monica non smetteva di piangere. E tra le poche frasi che è riuscita a pronunciare c'era quella: «Sapevo che doveva cambiare lavoro».

Ma a Mattia la vita in cantiere piaceva. Si alzava al mattino felice, rimaneva anche oltre l'orario di lavoro. E rassicurava la madre che tutto sarebbe andato bene. Che non si sarebbe dovuta preoccupare. Il 23enne non conosceva però il destino che lo attendeva. «Giuseppe mi ha ringraziato della visita, ma non riusciva a dire una parola - afferma il sindaco Severin - Sono tutti disperati per quello che è accaduto. È comprensibile, e umano: perdere un figlio e un fratello in quella maniera è terribile». Distrutta anche la sorella Anna, due anni più grande di Mattia: «Stiamo malissimo» si limita a dire la ragazza, sopraffatta dalle lacrime.


IL RITRATTO
Mattia era un ragazzo pieno di voglia di vivere. Lo testimoniano le foto sui social in cui si diverte assieme agli amici. Dopo aver frequentato le Canossiane a Treviso, e aver concluso il liceo scientifico nella scuola privata Paideia, sempre a Treviso, specializzata nel recupero degli anni scolastici, il 23enne aveva deciso di lavorare nell'edilizia. Senza abbandonare però la sua passione per la natura. «Capitava si alzasse presto la mattina per andare a fare escursioni montagna - dicono gli amici - è sempre stato una persona di compagnia. Ci mancherà il suo sorriso». Già, perché è proprio il sorriso di Mattia che tutti ricordano. «Era la tipica persona che tirava fuori la battuta giusta quando qualcuno era giù di morale - sottolinea Mara, sua ex compagna di scuola al Paideia - Era apprezzato da tutti, anche dai professori. Ieri mattina, quando abbiamo saputo quello che era successo, è stato un vero choc». Le fa eco Leonardo, ex compagno di Mattia sia alle Canossiane che al Paideia: «Non ci potevo credere. Dopo il diploma nel 2016 siamo sempre rimasti in contatto - racconta - anche se ognuno ha preso strade diverse. In una scuola come quella, con pochi studenti per classe, è impossibile non stringere un legame. Poi una volta al mese andavano a Macerata per fare gli esami e stavamo via una settimana. Abbiamo passato tanto tempo assieme: Mattia era una persona splendida».


IL RICORDO DI GIADA
In un attimo i social si sono riempiti di messaggi. Erano in tanti a voler bene a Mattia. E oltre a stare vicino alla famiglia, tanti si sono stretti attorno a Giada, la ragazza di Mattia, a cui il 23enne aveva scritto un'ora e mezza prima della tragedia: «A dopo amore, ti amo tanto».. Uno dei tanti lo ha postato Giancarlo Cunial, uno dei suoi professori nella parentesi in cui Mattia ha frequentato il Cavanis di Possagno: «L'ho avuto come studente e stamattina (ieri, ndr) il sindaco di Montebelluna (che è stato anche il suo medico) ne ha annunciato la morte, in lacrime: sotto un ponteggio, è finito sotto un ponteggio schiacciato. A 23 anni. Mi scrivono i suoi ex compagni di classe, saltano fuori ricordi e foto. Viene indetto un minuto di silenzio nei cantieri di tutta Italia, in sua memoria. Siamo ancora qui a chiederci come, nel 2021, un ragazzo possa rimanere schiacciato sotto il carico di un ponteggio. Pur in un cantiere la cui ditta è conosciuta per la sua esperienza, la serietà, la professionalità e la rigorosa osservanza della sicurezza. Non diamo giudizi affrettati: saranno accertate le eventuali responsabilità. Intanto il dolore apre un vuoto i cui margini sembrano non avvicinarsi più».

 

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 11:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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