Il punteruolo piantato nella tempia: «Ho avuto paura di morire»

Sabato 2 Luglio 2022 di Vera Manolli
La freccetta conficcata nella tempia del cuoco 21enne
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MONTEBELLUNA «Ho avuto davvero paura di morire». È ancora sotto choc Andrea V. il cuoco 21enne aggredito da uno sconosciuto giovedì pomeriggio mentre era seduto su una panchina in piazza della Loggia.

A distanza di 24 ore Andrea ha ancora paura e la sua voce trema nel raccontare la brutta avventura.

IL RACCONTO

Quando il suo aggressore lo ha colpito, il 21enne stava facendo una videochiamata con un amico. «Stavo parlando al telefono quando questa persona si è avvicinata e mi ha chiesto un accendino -racconta il giovane- Io fumo sigarette elettroniche quindi gli ho risposto che non lo avevo». «È successo che all’improvviso mi ha prima sferrato diversi pugni in testa -continua- poi all’altezza della tempia mi ha infilzato con la punta di quella freccetta». Il fattaccio è successo giovedì pomeriggio intorno alle 18 mentre la piazza si stava preparando ad accogliere gli ambulanti per l’apertura ufficiale delle “Notti Bianche”. Secondo la descrizione di alcuni testimoni l’aggressore era vestito di scuro e aveva il volto travisato da una bandana o un foulard ma è riuscito a fuggire senza lasciare il tempo, almeno fino a questo momento, di intravedere un dettaglio fisico o dell’abbigliamento che possa ricondurre a lui. Per questo le indagini dei carabinieri proseguono a ritmo serrato: la volontà è di stringere al più presto il cerchio attorno all’assalitore fino a giungere alla sua identificazione. Per non lasciare nulla di intentato il padre della vittima è stato convocato al comando Compagnia mentre i militari continuano a raccogliere testimonianze e a visionare telecamere pubbliche e private. I familiari di Andrea, invece, hanno lanciato anche un appello sui social cercando altri testimoni che aiutino a fare chiarezza sulla vicenda.

LA RADIOGRAFIA

L’importante però è che Andrea sia fuori pericolo, una cosa non scontata. «A un certo punto ho visto un passante che mi chiedeva se stavo bene e ha chiamato immediatamente l’ambulanza -riprende- All’inizio non mi sono reso conto di quello che era successo perché non sentivo dolore, ma all’ospedale mi è esploso, soprattutto quando mi hanno estratto quella punta». I medici hanno agito con estrema prudenza e prima di procedere alla rimozione hanno fatto ad Andrea una radiografia per capire a quale profondità si trovava la freccetta. Dimesso in serata per il cuoco la prognosi è di una settimana. «Non so chi possa essere la persona che mi ha aggredito senza motivo però ho paura che possa farmi del male» chiude. Intanto la famiglia ha sporto denuncia contro ignoti. 

Ultimo aggiornamento: 18:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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