Mom, 70 autisti di bus non vaccinati: «Tagli ad alcune tratte e segnalazioni in Prefettura»

Martedì 12 Ottobre 2021
Mom, 70 autisti di bus non vaccinati: «Tagli ad alcune tratte e segnalazioni in Prefettura»

TREVISO - Il 15% degli autisti di Mom non è vaccinato contro il Covid. Vuol dire 70 su 475.

E dal 15 ottobre potrebbero saltare una serie di corse di bus e corriere per mancanza di personale. La prima stima è stata confermata dall'ultimatum che l'azienda ha lanciato ai propri dipendenti per sapere quanti erano in possesso del Green Pass. Venerdì, giorno dell'introduzione della certificazione verde obbligatoria per tutti i lavoratori, si scoprirà quanti dei 70 verranno registrati come assenti e quanti continueranno invece a mettersi alla guida dei mezzi pubblici sottoponendosi a tamponi periodici per avere il Green Pass temporaneo. 


LA SEGNALAZIONE

«Venerdì invieremo i nomi alla Prefettura per le eventuali sanzioni», mette in chiaro Giacomo Colladon, presidente di Mom. Nel frattempo, però, la società rischia di dover cancellare diversi passaggi di bus e corriere. Anzi, i vertici hanno già messo in conto che al netto di miracoli sarà molto difficile garantire le consuete 3.500 corse al giorno. In queste ore si sta valutando una ridistribuzione degli autisti vaccinati nei vari snodi di partenza, in tutto una ventina, per coprire al meglio i punti fondamentali. E si incrociano le dita. «Sarebbe difficile già solo sostituire 20 assenti allarga le braccia il presidente in ogni caso, se ci saranno disservizi diremo chiaramente ai cittadini che sono dovuti al fatto che il personale non si è vaccinato e non si è sottoposto ai tamponi». 


ALTRO NODO: I PRIVATI
Non è ancora tutto. «Stiamo facendo delle verifiche anche sul personale dei privati ai quali sono state affidate delle corse aggiunge il numero uno di Mom il conto totale degli autisti non vaccinati potrebbe quindi ulteriormente lievitare». Per quanto riguarda i tamponi, l'azienda sta lavorando per spazzare il campo da qualsiasi alibi. Non pagherà i test per il Coronavirus ai propri 70 dipendenti non vaccinati (dovranno pagarseli da soli), ma sta cercando di chiudere un accordo con dei centri privati per offrire loro un posto dove poterli fare. «Sappiamo che oggi si fatica a trovare posti liberi nelle farmacie e nelle altre strutture specifica Colladon per questo stiamo lavorando a una soluzione alternativa: l'obiettivo è fare in modo che nessuno dei non vaccinati possa dire che avrebbe voluto sottoporsi al tampone ma che non ne ha avuto la possibilità perché non ha trovato un appuntamento disponibile». I controlli sul campo, invece, verranno affidati a una task force composta da 50 persone chiamate a verificare a campione che i dipendenti di Mom in servizio abbiano il Green Pass in corso di validità. A farne le spese a fronte di un eventuale blocco di bus e corriere sarebbero inevitabilmente in primis gli studenti. Basti pensare che con il ritorno dei ragazzi a scuola al 100% in presenza, la società del trasporto pubblico locale ha ripreso a contare qualcosa come 30mila studenti tra i propri abbonati. Senza contare i servizi paralleli. Anzi, per precauzione Mom ha già definito delle priorità. Per prima cosa verrà garantito il servizio scuolabus per i più piccoli che la società gestisce in 14 comuni del trevigiano. Poi si valuterà il resto. Il tutto mentre le scuole continuano a dover fare i conti con le quarantene a causa dei contagi da Covid. Il virus oggi è entrato in 77 classi nella Marca. Il numero complessivo è in leggero calo. Fatto sta che oltre 500 studenti trevigiani sono ancora costretti alla didattica a distanza. Nello specifico, ci sono 26 classi in quarantena (11 solo alle elementari) e 51 sotto monitoraggio (tra le quali 12 alle elementari e 28 alle superiori). A breve, però, le cose potrebbero cambiare. L'Usl della Marca intende infatti chiedere al comitato tecnico-scientifico di far scattare la quarantena in caso di positività di un alunno solo per i compagni a lui più vicini e non più per l'intera sezione. Se questa linea venisse applicata oggi, il totale degli studenti in didattica a distanza si ridurrebbe subito a un centinaio. 
M.Fav

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