Tragedia sfiorata. Cade nel canale: amico lo aiuta e ha un malore

Mercoledì 26 Agosto 2020 di Serena De Salvador - Silvia Moscati
Il canale Pianton a Mogliano dove si è sfiorata la tragedia
MOGLIANO Due uomini finiti in un canale nel cuore della notte, l’uno con tutta probabilità per un fatale errore, l’altro per cercare di soccorrerlo. Nonostante l’acqua non particolarmente alta e le temperature certo non proibitive si è comunque sfiorata la tragedia grazie all’intervento dei carabinieri, poiché colui che non ha esitato a prestare aiuto all’amico è ora ricoverato in gravi condizioni in seguito a un malore accusato proprio in quei concitati momenti. L’impegnativo intervento che ha visto tuffarsi i militari della stazione di Dosson di Casier e ripescare i due malcapitati risale alle prime ore di lunedì e, oltre alla pattuglia dell’Arma, ha visto impegnati anche i vigili del fuoco e il personale medico.
LA CADUTA E IL MALORE
È la notte tra domenica e lunedì, le 2 sono passate da una manciata di minuti. Un quarantacinquenne residente a Scorzè nel Veneziano, al termine di una serata fuori trascorsa con alcuni conoscenti, si ritrova in via degli Artiglieri. È l’ultima via residenziale all’estremo limite nord del centro abitato di Mogliano, una strada stretta che incrocia il Terraglio (in quel tratto via Marconi). A quell’ora di notte il viottolo è deserto, i pochi residenti sono chiusi in casa, dormono tutti. Lungo l’arteria principale il traffico è quasi assente. Cosa esattamente sia avvenuto in quei momenti soltanto i protagonisti della vicenda potranno confermarlo una volta ritornati in salute e superato lo spavento. Quel che è certo, a quanto ricostruito dai carabinieri, è che il veneziano finisce nelle acque del canale Pianton, che costeggia via degli Artiglieri senza barriere o guard rail a separare la carreggiata dal fossato. L’uomo, verrà appurato durante i soccorsi, è visibilmente alticcio dopo le ore passate in compagnia. Due le ipotesi avanzate al momento: una bravata, con la scelta poco saggia di tuffarsi in acqua senza poi essere però in grado di ritornare a riva, oppure un errore e la conseguente caduta. Il quarantacinquenne finisce nel Pianton. Annaspa e per quanto il canale sia normalmente profondo poche decine di centimetri, capisce di non riuscire a risalire in strada. Prova ad aggrapparsi alle piante sulla riva, ma gli sforzi sono inutili.
I SOCCORSI
Il veneziano chiede aiuto ed ecco precipitarsi un amico, 57enne di Mogliano che era con lui poco prima. Il trevigiano si protende verso l’acqua, cerca di afferrare l’altro uomo. Lo sforzo è grande e a quel punto accusa un malore. Cade in acqua anche lui. Le grida richiamano l’attenzione di altre persone che in quel momento si trovavano poco distante. Capendo la gravità della situazione digitano i numeri d’emergenza sul cellulare e in pochi minuti si precipita sul posto una pattuglia dei carabinieri partita da Dosson. Il tempo per aspettare l’arrivo dell’ambulanza non c’è: i militari si buttano in acqua e, con notevole difficoltà data dalle condizioni precarie del veneziano e dal malore del trevigiano, riescono a trascinare a riva e issare sulla strada i due uomini. Fuori dal canale la situazione assume una gravità ancora maggiore: se il quarantacinquenne è sotto choc, l’amico è invece ormai in arresto cardiocircolatorio. Ha seriamente rischiato di annegare e viene preso in cura dai medici del Suem. Finisce all’ospedale, ricoverato nel reparto di rianimazione. Monitorato per l’intera giornata di lunedì, ieri le sue condizioni di salute erano ancora gravi. Si è invece ripreso l’amico, anch’egli visitato al pronto soccorso in via precauzionale.
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