MASER - Ha compiuto 90 anni da pochi giorni, ma per lui l’età non conta e continua a coltivare la sua passione più grande: le corse con la bici. In sella alla sua due ruote bianca Agostino Andreazza, conosciuto a Maser con il soprannome “Ino”, percorre ogni giorno fino a 50 chilometri e prima della pandemia arrivava addirittura oltre i cento.
ELISIR DI GIOVINEZZA
Una vita densa di emozioni e avventure, tra sport e lavoro, due elementi che per Andreazza sono il segreto di una vita longeva e attiva. Dopo il servizio militare, infatti, diventa trasportatore di frutta e verdura in Italia e Germania, trovandosi costretto a lasciare spesso la sua casa e la sua famiglia per mesi. Dopo aver gestito il bar centrale di Coste insieme alla sua amata moglie Ines, mancata otto anni fa, arriva il lavoro che continua a svolgere ancora oggi all’età di 90 anni: l’assicuratore. Ino, per questo, è molto conosciuto in paese ma anche per la figura sempre presente nell’asilo di Coste: è stato autista del pulmino per diversi anni e poi, fino all’anno scorso, veniva chiamato per risolvere problemi pratici e non solo. Molti sono inoltre i premi che ha ricevuto in questi anni, come gli impegni che lo hanno tenuto attivo e in forma sino ad oggi.
VITA SENZA PAUSE
«Ho ricevuto un riconoscimento alle cento donazioni Avis, di cui ho fatto anche parte nel Consiglio direttivo e oltre i 22 anni di protezione civile, sono stato anche consigliere del Comune di Maser». Ma non è tutto, perché Ino è stato per 14 anni capogruppo degli alpini di Maser e nominato cavaliere della Repubblica Italiana ai tempi del presidente Sandro Pertini. In tutto questo tempo non ha mai lasciato la sua bici e le corse amatoriali con il gruppo Roccon-Gaerne, che gli hanno permesso di stringere una forte amicizia con Ernesto Gazzola, il fondatore di Gaerne, la famosa azienda di calzature per ciclismo e motociclismo con sede a pochi metri da lui. Fondamentale, oltre al lavoro e allo sport, è anche la sua famiglia. «Ho 3 figli, Tiziano, Sandra e Leone, sei nipoti (il settimo, Alessandro, è morto all’età di 20 anni in un incidente stradale, ndr) e otto pronipoti a cui sono molto legato» dice. Il 90enne non perde un ritrovo con i suoi amici ciclisti, ma da buon alpino vuole partecipare anche a tutte le adunate. A 80 anni ha voluto unire entrambe le cose recandosi in bici a quelle di Asiago e Bolzano. Una vita con sveglia alle 6, lavoro, sport, volontariato e altruismo ma tra questi non mancano la cura per il suo orto e per la sua auto che continua a guidare ancora oggi.