Messaggi minatori alla ex per la Festa della donna: «Ti ho vista al parco. Verrò da te quando non te lo aspetti»

Giovedì 9 Marzo 2023 di Redazione Treviso
Messaggi minatori alla ex per la Festa della donna

TREVISO - Nessun mazzo di mimose né auguri. Solo minacce di morte, proprio nel giorno della Festa della donna. Esattamente come un anno fa. «Prima ti ammazzo e poi mi faccio trovare dalla polizia». L’8 marzo dell’anno scorso il suo ex fidanzato le era piombato in casa armato di coltello ed era stato arrestato dopo una fuga a piedi di diversi chilometri. Ieri l’ennesimo messaggio intimidatorio alla giovane barista romena. In mezzo 365 giorni da incubo per Anna (nome di fantasia): le minacce di essere sfregiata con l’acido, l’auto bruciata, la fodera di un pugnale infilata tra i vestitini della sua bimba, dentro a un sacco lasciato come avvertimento sotto casa. Una situazione da cui sta cercando di difendersi per vie legali, denunciando quel compagno violento e lanciando un appello disperato alle autorità: «Arrestatelo o mi ammazza». Ora la nuova promessa di vendetta, accompagnata da un dettaglio inquietante: «Ti ho vista al parco. Verrò da te quando non te lo aspetti». «Lui mi spia e ho paura che possa davvero uccidermi» dice la 32enne, mamma di una bambina di 6 anni.

Così ieri mattina si è presentata in questura a presentare denuncia per stalking e minacce, allegando alle sue dichiarazioni gli screenshot dei messaggi ricevuti dal suo persecutore. 

L'escalation di violenza, l'8 marzo gli ultimi messaggi 

Ormai ha perso il conto delle volte in cui ha denunciato Ionut Daniel Neculae, 36 anni, connazionale ed ex poliziotto. Lui è ancora a piede libero. La polizia lo sta cercando. «Tutte le sere passa una pattuglia sotto casa ma non rimangono qui tutta la notte e io ho paura che prima o poi lui possa attuare i suoi propositi - racconta la donna, terrorizzata -. Ho paura per me e per la mia bambina. Finché non lo arrestano non saremo mai al sicuro». Ma non si fa trovare. È ricercato anche in Romania, dove deve scontare una condanna. «Sto tornando. Mi sono tagliato i capelli così la polizia non mi riconosce» le aveva scritto una settimana fa il 36enne. «Cos’altro deve succedere?» si chiede Anna, terrorizzata. La notte del 15 febbraio, la sua Citroen C3 era stata incendiata vicino allo stadio Tenni, sul retro della palazzina dove la donna abita insieme alla figlioletta. L’intero condominio era stato evacuato in piena notte. Anna non aveva avuto dubbi: «È stato lui, il giorno prima mi aveva scritto “O torniamo insieme oppure moriamo insieme. Scegli come vuoi morire...o ti butto l’acido addosso così non ti guarda più nessuno oppure ti dò fuoco alla macchina”». Dopo il rogo altre intimidazioni: un sacco con i vestiti della bambina e in mezzo, la fodera di un pugnale. La polizia era intervenuta ma lui si era già dileguato. Un’escalation di minacce che ha tolto il sonno alla barista. 

La richiesta

Il suo legale Aldo Pardo aveva chiesto alla Procura di Treviso l’arresto del 36enne e l’applicazione di una misura cautelare, accusando l’autorità giudiziaria di non star facendo abbastanza per tutelare la vittima. La replica del procuratore Marco Martani non si era fatta attendere, lasciando intendere che i provvedimenti sono in arrivo. «Stiamo seguendo il caso con la massima attenzione» aveva assicurato il capo della Procura. Ma l’ex poliziotto non sembra per nulla preoccupato delle possibili conseguenze, anzi. Continua a tormentare la sua ex con messaggi e minacce, nella speranza di convincerla a tornare insieme a lui. Non solo: il 36enne si fa beffe delle forze dell’ordine, convinto di riuscire a farla franca. Intanto gli investigatori della questura stanno cercando di rintracciarlo, visto che oltre a essere indagato per stalking, è anche il sospettato numero uno del rogo doloso del 15 febbraio. Nei giorni successivi, in un casolare abbandonato poco distante dal luogo dell’incendio sono stati trovati una tanica di benzina e un coltello. Fossero suoi, sarebbero una prova schiacciante. «Spero davvero che lo prendano. Così non si può vivere».

Ultimo aggiornamento: 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci