Meningite killer, muore un 46enne

Venerdì 26 Ottobre 2018 di Mauro Favaro
Meningite killer, muore un 46enne

TREVISO Non ce l’ha fatta. Paolo Duo, autista 46enne, residente da poco a Candelù di Maserada con la moglie e due figlie piccole, è stato stroncato da una meningite fulminante da pneumococco partita da un’otite trascurata. È morto ieri sera nella Rianimazione del Ca’ Foncello.  Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravissime. Era arrivato in ospedale mercoledì mattina a bordo dell’ambulanza chiamata dalla moglie. Ma era già privo di sensi. E non si è più ripreso. L’infezione da pneumococco, forma non contagiosa, era troppo pesante. Ormai era dilagata. I medici hanno fatto l’impossibile per provare a strapparlo alla morte. L’hanno immediatamente intubato e trasferito in Terapia intensiva. In poco tempo i laboratori della Microbiologia hanno confermato la diagnosi attraverso l’analisi del liquido cerebrospinale: meningite da pneumococco. TENTATIVI DISPERATI In Rianimazione si è provato il tutto per tutto. Ma le speranze erano ridotte al lumicino. Il 46enne non ha risposto alle cure. Durante la notte la situazione si è ulteriormente aggravata. «Le sue condizioni sono gravissime», dicevano i medici. Ieri pomeriggio le funzioni vitali hanno iniziato a spegnersi. E alle 20 è stata ufficializzata la morte cerebrale. Tutto sembra essere partito da un’otite sottovalutata. L’uomo non l’avrebbe curata a dovere. Avrebbe provato a gestirla da solo. Senza andare subito dal medico. E’ stata questa, con ogni probabilità, la “porta” attraverso la quale è passato il batterio che ha colpito le meningi, dando origine all’infezione che non si è più arrestata. I SINTOMI All’inizio della settimana era andato a lavorare come sempre. I primi, pesanti sintomi sono emersi martedì. Tanto che nel pomeriggio, verso le 16, è tornato a casa con il suo camioncino. Aveva febbre alta, forte mal di testa e dolore all’orecchio. Un dolore che ha provato a calmare andando a prendere in farmacia delle gocce di antidolorifico. Dopo averle assunte, è andato a letto, con la speranza che potesse passare come accade con i mali di stagione legati ai primi freddi. Le cose, però, sono precipitate. La mattina seguente, quella di mercoledì, il 46enne non ha più risposto alla moglie. Lei ha provato a svegliarlo. Ma lui aveva perso i sensi. A quel punto è scattato l’allarme. I SOCCORSI Un’ambulanza ha subito raggiunto l’abitazione di Candelù. I sanitari hanno provato a rianimare l’uomo sul posto. Poi è stato trasferito al Ca’ Foncello. Qui ha combattuto con tutte le sue forze. Ma ieri sera, dopo due giorni in Rianimazione, il suo cuore ha smesso di battere. Paolo, originario della provincia di Alessandria, lascia la moglie e due bambine piccole. Una frequenta la scuola elementare. L’altra è alla materna. «Si è trattato di un caso isolato. Purtroppo ci sono. Ma non esiste assolutamente alcun rischio di contagio – dicono i medici – l’otite è una patologia pericolosa. Non va mai, mai sottovalutata. Invitiamo tutti a non provare a curarsi da soli». È il primo decesso per meningite registrato quest’anno nella Marca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci