Sospeso senza stipendio, il medico nel mirino del Usl si difende: «Mai collegato le morti improvvise con i vaccini»

Venerdì 7 Aprile 2023 di Mauro Favaro
Il dottor Valerio Petterle

VITTORIO VENETO - «Le dichiarazioni del dottor Petterle non hanno violato alcun codice di comportamento. Tale codice specifica gli argomenti che richiedono autorizzazione. E non era questo il caso». E' questa la presa di posizione che arriva da Francesco Paolo Cinquemani, avvocato di Valerio Petterle, medico necroscopo 63enne di Vittorio Veneto, già candidato sindaco nel 2019 con il Grande Nord, in seguito al procedimento disciplinare a suo carico da parte dell'Usl sfociato nella sospensione dal lavoro per due mesi, con annesso taglio dello stipendio. L'azienda sanitaria aveva sottolineato che la sospensione dal lavoro era stata decisa perché il dottore aveva parlato con alcuni giornali, in particolare con il quotidiano La Verità, evidenziando un aumento delle morti improvvise senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione in base al codice di comportamento interno dell'Usl per cui lavora. Per il legale, però, le cose non stanno così. Lo stesso medico, in particolare, smentisce in modo netto di aver mai collegato le morti improvvise con eventuali effetti collaterali del vaccino anti-Covid, anche a lungo termine. «Il dottor Petterle non ha rilasciato alcuna dichiarazione relativa ai vaccini e nemmeno che questi fossero collegati alle morti improvvisi o alle reazioni avverse», specifica l'avvocato.

LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
«Ha semplicemente esercitato le sue libertà di espressione e di scelta, garantite dalla Costituzione aggiunge fornendo informazioni utili alla società, senza alcun secondo fine». Resta il fatto che le prese di posizione di Petterle, che tra le altre cose è formato anche in omeopatia e in antroposofia, dottrina teosofica alla base del movimento promosso da Rudolf Steiner, non sono passate di certo inosservate. In particolare quando ha assicurato che, in base al suo personale osservatorio, metà delle morti improvvise degli ultimi mesi sarebbero riconducibili alla Sads, la sindrome della morte improvvisa nell'adulto. L'uscita ha infiammato l'intero mondo dei Free-vax e dei No-Vax. Riccardo Szumski, l'ex sindaco e medico di famiglia di Santa Lucia di Piave, radiato dall'Ordine di Treviso (verdetto sospeso in attesa dell'esito dei ricorsi), ha subito espresso la sua solidarietà a Petterle. E nei giorni scorsi ha pubblicato sui social una foto che li ritrae assieme: «Con il collega Petterle è il commento noi cattivi».
 

Ultimo aggiornamento: 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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