MASERADA SUL PIAVE - «Mi ha costretta a mostrargli anche il retrobottega, convinto che ci fossero soldi anche lì». È ancora sotto choc la dipendente della parafarmacia di viale Caccianiga a Maserada sul Piave dopo la rapina di giovedì mattina, alle 11, in pieno centro.
LE INDAGINI
Ora è caccia al rapinatore e al suo complice. Era stata la vittima stessa ad accorgersi di quei due individui sospetti che si aggiravano nei paraggi da almeno un'ora. E ad avvisare la vicina agenzia immobiliare e i carabinieri. Giusto il tempo di riagganciare e la donna si era ritrovata con un coltello puntato alla gola. Le indagini partono proprio da questi elementi. I militari dell'Arma stanno passando al setaccio le immagini della videosorveglianza pubblica e privata per identificare i malviventi e ricostruirne la fuga. La coppia è scappata a piedi, facendo perdere le proprie tracce prima dell'arrivo delle pattuglie. Ma non si è esclude che avessero un'auto parcheggiata nelle vicinanze per potersi dileguare in fretta, mettendo quanta più distanza possibile tra loro e chi gli stava dando la caccia. Sul fatto che si siano appostati in attesa del momento più propizio per entrare in azione non ci sono dubbi. Poco prima delle 11 la farmacista, preoccupata, aveva bussato alla porta dell'agenzia immobiliare. «È venuta ad avvertirci che da più di un'ora due persone mai viste andavano avanti e indietro proprio qua davanti - racconta Paolo Perocco, titolare dello Studio Monti -. Ci ha detto di tenere gli occhi aperti. Dieci secondi dopo è rientrata in parafarmacia e ha chiamato i carabinieri». Il resto è cronaca di una rapina-lampo, con la donna costretta a consegnare l'incasso e a mostrare anche il retro bottega, dove il rapinatore sperava di trovare altro denaro. Invece non ce n'era.
LA PREOCCUPAZIONE
L'episodio ha scosso non soltanto la vittima ma anche l'intero paese. «È un episodio grave, dopo anni di relativa tranquillità - afferma il sindaco Lamberto Marini -. Confidiamo nelle indagini, a cui abbiamo contribuito mettendo a disposizione i filmati della videosorveglianza comunale. Abbiamo circa trenta telecamere, di cui 7-8 installate proprio nella zona del centro. Mi auguro si tratti di un fatto isolato e non l'inizio di una serie di episodi di violenza. Del resto gli autori mi danno l'impressione di essere due sbandati più che rapinatori professionisti. Speriamo che vengano arrestati prima che possano colpire altrove».