CASTELFRANCO - Roberto Marcon, cugino del sindaco di Castelfranco, è stato condannato, con rito abbreviato, a un anno e sei mesi per omicidio stradale con la sospensione della pena. È stato poi assolto dall’imputazione di fuga. Il 9 novembre del 2019 aveva investito e ucciso la 74enne Graziella Geremia, di Rossano Veneto, senza poi fermarsi. Lui dirà che era convinto di essere stato centrato da un sasso, magari lanciato da ragazzi. Ma dopo aver visto in rete, una volta tornato a casa, che la polizia stradale stava ricercando un’auto “pirata” che aveva causato un incidente mortale proprio lì dove era transitato lui, la notte successiva si era costituito, assistito dal legale Aldo Pardo. Ieri la condanna che ha riconosciuto, però, il concorso di colpa della vittima che, secondo la ricostruzione, ha attraversato sotto braccio alla figlia, non sulle strisce pedonali, che si trovavano ad una trentina di metri dal punto dell’impatto. Inoltre le due donne si sarebbero mosse in senso obliquo rispetto alla carreggiata e non perpendicolarmente.
I FATTI
Marcon era stato rinviato a rinviato a giudizio dal gip Gianluigi Zulian e ieri il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di 3 anni e 10 mesi senza sospensione della pena.
LE RICERCHE
Grazie ad alcuni testimoni oculari erano poi scattate le ricerche della vettura, che avevano permesso col passare delle ore di raccogliere elementi che probabilmente avrebbero fatto arrivare in breve tempo all’individuazione del responsabile. Cosa che non si era resa necessaria visto che Roberto Marcon si era poi costituito.