Investito da un'auto mentre rincasa in bici, Marco muore dopo 9 giorni di agonia

Mercoledì 17 Febbraio 2021
Investito da un'auto mentre rincasa in bici, Marco muore dopo 9 giorni di agonia

TREVISO «Il destino ti ha tolto troppo presto all'affetto della tua famiglia, ma non ti toglierà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore». Papà Lino e mamma Rosanna non si danno pace per la morte di Marco Dotto, 38 anni, centrato da un'auto il 26 gennaio mentre tornava a casa in bicicletta e deceduto all'ospedale Ca' Foncello lo scorso 4 febbraio. Con immenso dolore i genitori e i fratelli Christian e Alessia lo saluteranno venerdì 19 febbraio nella chiesa di Sant'Antonino con una cerimonia funebre che con assoluta certezza sarà molto partecipata.


IL RICORDO
Legatissimo ai genitori con i quali ancora viveva, Marco era una presenza fissa insieme alla sua famiglia in parrocchia.

Per questo i suoi cari hanno chiesto a quanti parteciperanno di non portare fiori, ma fare delle offerte per la chiesa di Sant'Antonino. Marco lascia un ricordo caro in tutti quelli che lo hanno conosciuto, e che hanno voluto dedicargli un pensiero anche sulla pagina della parrocchia. La famiglia è ancora sotto choc per il violentissimo incidente che ha da subito fatto comprendere la gravità delle sue condizioni.


L'INCIDENTE
Il 26 gennaio scorso verso le 19.45 Marco, in bicicletta, è sbucato da via Visentin, una laterale della più lunga via Sant'Antonino, pochi metri prima del confine con Casier. Per cause ancora in via di accertamento, l'uomo è stato investito in pieno da una Kia guidata da un uomo di 58 anni, proveniente da Casier, proprio mentre si accingeva ad attraversare la strada. In quel momento non c'era in giro praticamente nessuno. L'urto è stato molto violento. Il 38enne è stato sbalzato dalla bicicletta volando letteralmente sull'asfalto. Il primo a prestare soccorso è stato lo stesso automobilista.


I SOCCORSI
In pochi minuti sul posto è arrivata un'ambulanza del Suem 118 e una pattuglia della polizia locale. Infermieri e medici hanno prestato le prime cure, anche se le condizioni dell'uomo a terra erano apparse subito molto gravi. E il 4 febbraio Marco Dotto è deceduto. «La dinamica non è chiara e ancora al vaglio - conferma Andrea Gallo, comandante della polizia locale - Il fascicolo passa alla procura che eventualmente deciderà che tipo di accertamenti effettuare». Ma che quel tratto di strada, che raccorda il comune di Treviso con Casier, sia un tratto molto pericoloso è risaputo. Per questo l'amministrazione Conte ha cantierato degli interventi previsti per l'estate. «Siamo consapevoli del fatto che la zona in cui si è verificato l'incidente sia pericolosa - conferma Sandro Zampese, assessore ai lavori pubblici - la messa in sicurezza partirà dal sottopasso della chiesa per arrivare al confine comunale con Casier. Abbiamo previsto una passerella pedonale sul ponte e una ciclabile monodirezionale perché eravamo consci che quello è il tratto più pericoloso. La progettazione è arrivata il 21 dicembre con la variante urbanistica e stiamo aspettando la conclusione dell'iter. I lavori sono previsti per l'estate».
 

Ultimo aggiornamento: 15:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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