TREVISO - Tutti in pullman appassionatamente, dalla Marca alla Sicilia. Odissea per quasi 200 passeggeri che ieri mattina si sono imbarcati al Canova di Treviso per Palermo. Non sono però saliti a bordo di un aereo, ma si sono messi in fila e accomodati sui sedili di un paio di corriere. È così che hanno raggiunto il capoluogo della Sicilia. Pensavano di arrivarci venerdì sera dopo un’ora e mezzo di volo, o poco più. Invece sono giunti a destinazione ieri notte dopo aver macinato oltre 1.400 km con una trasferta di 24 ore. L’inghippo ha preso forma venerdì: sul volo Ryanair delle 22.20 c'era gente da Gorizia, Belluno, Vicenza, Treviso e Venezia. L’aereo in arrivo proprio da Palermo, quello che poi sarebbe dovuto tornare indietro, ha iniziato ad accumulare ore di ritardo. Capita, e hanno aspettato il check-in fino a notte inoltrata. Ma l’equipaggio della compagnia low cost non poteva più effettuare il ritorno perché sarebbe andato “fuori ore”. Piloti, hostess e steward avrebbero sforato il tetto del turno di 12 ore consecutive di lavoro vietato per legge. Non c’era altro volo fin dopo Natale.
Per far posto a loro nei voli successivi, la compagnia avrebbe dovuto lasciare a piedi qualcun altro. Impossibile. Chi avesse voluto raggiungere Palermo in aereo avrebbe dovuto attendere almeno fino al 27 dicembre. Si è fatta spazio la controproposta: Ryanair ha offerto ai passeggeri di passare una notte in albergo a proprie spese e di salire il giorno dopo su pullman sostitutivi, allo stesso prezzo. Significativo il commento di un passeggero: «Una vergogna assoluta, ci hanno lasciato per ore senza informazioni. E anche l’aeroporto ha le sue colpe. Faremo tutti richiesta di risarcimento per danni».
Ultimo aggiornamento: 09:44
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