Sindaci, sindacati e famiglie in piazza per il popolo ucraino: «Offriamo aiuto agli sfollati»

Sabato 26 Febbraio 2022 di Mauro Favaro
Sit-in a Treviso

TREVISO - Tutto il trevigiano si sta stringendo alla comunità ucraina.

Domani pomeriggio 10 sindaci si ritroveranno al sit-in per la pace organizzato per le 18.30 davanti al municipio di Preganziol. Oltre a Preganziol, saranno presenti Casale, Casier, Istrana, Mogliano, Monastier, Morgano, Quinto, Silea e Zero Branco. « Il sit-in è aperto a tutti i cittadini: sono invitati a partecipare portando una candela o un lumino – spiegano – le amministrazioni credono fortemente nella pace, condannano l’uso delle armi e auspicano un’immediata cessazione delle ostilità». Zero Branco è andato anche oltre invitando i propri residenti ucraini in municipio per le 17 di oggi pomeriggio. Sono 28 persone, per un totale di 18 famiglie. «Vogliamo testimoniare la vicinanza a chi sta facendo un pezzo di strada assieme a noi – spiega il sindaco Luca Durighetto – se poi sarà possibile, cercheremo di aiutarli in qualsiasi modo». Intanto si moltiplicano le manifestazioni per la pace. Ieri pomeriggio c’è stato un presidio contro la guerra organizzato dal centro sociale Django in piazzetta Aldo Moro a Treviso.

E alle 16 di oggi andrà in scena la mobilitazione lanciata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in piazza Santa Maria dei Battuti a Treviso. Oltre ai sindacati, c’è già l’adesione di 25 associazioni, dal mondo cattolico alla società civile. «Non si può tacere di fronte all’aggressione militare in Ucraina: la guerra è sempre una sconfitta per tutti – spiegano Mauro Visentin (Cgil), Massimiliano Paglini (Cisl) e Gianluca Fraioli (Uil) – esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo ucraino e ci dichiariamo fin da subito pronti ad accogliere chi avrà bisogno di aiuto e sostegno perché in fuga dal proprio Paese in fiamme». Anche le rsu dell’Electrolux di Susegana hanno lanciato una protesta: domani dalle 15 alle 17 nel parco Vivaldi di Parè. Sempre domani, alle 10, ci sarà il presidio per la pace sostenuto dall’Anpi in piazza Grande a Oderzo. E il 2 marzo, in concomitanza con la Giornata per la pace indetta da papa Francesco, andrà in scena la fiaccolata organizzata dal comitato per la pace di Castelfranco. Il ritrovo è alle 19.15 davanti alla torre civica.


Intanto le grida di dolore che si alzano dall’Ucraina hanno raggiunto in modo diretto anche la Cgil di Treviso. Nelle ultime ore il sindacato ha ricevuto una pioggia di telefonate da parte di cittadini ucraini che la guerra ha bloccato nel loro Paese d’origine. «Soprattutto donne che avevano deciso di passare qualche giorno in Ucraina perché preoccupati per la sorte dei loro familiari – spiega Nicola Atalmi, segretario provinciale della Cgil con delega all’immigrazione – sono preoccupati perché non hanno la possibilità di rientrare in Italia e temono di avere problemi sul lavoro. I datori di lavoro potrebbero contestarle. Si tratta però di un’assenza per causa di forza maggiore, che non autorizza un licenziamento per giusta causa – mette in chiaro Atalmi – stiamo cercando di rassicurare tutti».

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Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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