Vigili aggrediti, il sindaco va da Salvini: «Bisogna restituire loro il manganello»

Domenica 19 Agosto 2018 di Paolo Calia
Controlli degli agenti della polizia locale di Treviso (Alvise Bortolanza / Nuove Tecniche)
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TREVISO - Gli agenti della polizia locale trevigiana dovrebbero avere almeno il manganello: lo chiede il comandante Maurizio Tondato, lo ribadisce il sindaco Mario Conte. Nella dotazione manca uno strumento utile per la difesa passiva: un tempo la polizia locale aveva i manganelli, anche se ufficialmente erano classificati come strumenti per gestire la viabilità stradale. Poi vennero giudicati fuori norma e quindi messi in un ripostiglio. Adesso l’argomento torna a galla. 
 
L’INCONTRO Il sindaco ha chiesto un appuntamento al ministro dell’Interno Matteo Salvini per discutere sostanzialmente due temi: il caso dell’ex caserma Serena - «e di tutti i centri d’accoglienza presenti in città», sottolinea - le ripercussioni che ha sul territorio la gestione dei richiedenti asilo: «Andrò a riferire quello che abbiamo notato, quindi la presenza costante di spacciatori, l’aumento dell’accattonaggio. E non mi riferisco solo a chi è ospite all’ex caserma Serena, ma anche a chi sta negli altri centri che sono meno controllati». 

IL NODO
Il punto centrale resta però l’adeguamento della polizia locale. È un argomento non nuovo, ma che il sindaco ha deciso di appoggiare: «Porterò al ministro un’esigenza che arriva da tutti gli agenti della polizia locale, non solo quella di Treviso. Adesso è un corpo cui viene chiesto di fare gli stessi servizi delle forze di polizia, ma senza esserlo. È in una posizione ibrida, in cui si assumono i rischi delle altre forze dell’ordine ma senza avere lo stesso riconoscimento. Le cose quindi sono due: se la polizia locale non può essere equiparata alle altre forze dell’ordine, allora è necessario potenziare i ranghi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza perché possano avere tutti gli effettivi necessari. Se questo non si può fare, bisogna per forza adeguare i vigili a tutte le altre forze dell’ordine, sia dal punto di vista normativo che per quanto riguarda l’equipaggiamento». 

IL DOCUMENTO
Conte ha deciso di tornare alla carica su questo argomento dopo l’ennesima aggressione subita da un vigile: «Dall’inizio dell’anno sono dodici i nostri effettivi costretti a ricorrere alle cure dell’ospedale per aver svolto il loro dovere in servizio. Abbiamo agenti molto bravi, preparati, che non si tirano mai indietro e fanno sempre tutto quello che devono fare. Ma dobbiamo aiutarli e dobbiamo fare in modo che continuino ad avere fiducia nelle istituzioni. Io ho deciso di stare dalla loro parte e farò di tutto per aiutarli». Il sindaco porterà quindi al ministro Salvini un documento predisposto dai vigili trevigiani, in cui verrà messo nero su bianco come è cambiato il loro lavoro, senza però che la normativa si tenesse al passo coi tempi: «Sarà un resoconto del loro lavoro, di quello che fanno e delle condizioni in cui lo fanno. A parte l’adeguamento delle normative è importante anche quello delle attrezzature: attualmente un vigile che fa ordine pubblico o controlli per la strada, non ha nemmeno un manganello. Bisogna pur dotarli di qualche strumento per difendersi».
Ultimo aggiornamento: 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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