L'addio a Elisa: «Sei stata l'amore romantico e l'amica sincera: mia piccola, sei andata via troppo presto» Video

Domenica 28 Giugno 2020
L'addio a Elisa: «Sei stata l'amore romantico e l'amica sincera: mia piccola Elisa sei andata via troppo presto»

CASALE - Due ali di bambini e un lungo applauso hanno accompagnato l'ultimo viaggio di Elisa Montanucci, la 40enne mancata martedì dopo una caduta di diversi metri in valle Aurina. Centinaia di persone hanno partecipato al funerale. Nel rispetto delle distanze anti-contagio, è stato riempito tutto il sagrato. E alla fine il feretro è passato tra le squadre giovanili del basket e del rugby di Casale nelle quali militano i suoi due figli, Tommaso e Leonardo, di 10 e 8 anni. Più indietro, i due piccoli erano tenuti per mano dal papà, il marito di Elisa, Fabio Boscolo. Davanti a loro c'era la bara, ricoperta di fiori bianchi, con la casacca della squadra di basket dell'Umbertide, nella quale Elisa, originaria della provincia di Perugia, aveva mosso in primi passi a livello sportivo. 
 



IL MESSAGGIO
Ieri i familiari non se la sono sentita di parlare. Troppo grande il dolore. Fabio ha preferito affidare un messaggio a Facebook nella notte. «Elisa, sei stata per me l'Amore romantico, la compagna di sbronze, l'amica più sincera, la sfidante più acerrima nel gioco e, allo stesso tempo, sei riuscita a essere la madre che ogni figlio vorrebbe. Ogni nostra avventura, piccola o grande che fosse, aveva il sapore dell'irripetibilità. Ogni minuto passato insieme è stato un dono fantastico che mi hai fatto, mia cara. E ora ci sei sfuggita via, senza avvertire. Nello stesso momento sei riuscita a lasciarmi un vuoto incolmabile nel cuore e un'eredità inestimabile: i nostri figli, i parenti e l'enorme quantità di persone favolose che ti sono state affini e amiche durante il tuo tortuoso viaggio. Te ne sei andata troppo presto, mia piccola Elisa». 

 

Mamma morta in montagna. La disperazione del marito: "Correvo e gridavo, ma Elisa era sparita"

CASALE SUL SILE - Avrebbe dovuto fare solo qualche manciata di metri Elisa Montanucci, per verificare se i suoi bimbi fossero riusciti a portare a termine la camminata o se fosse meglio tornare tutti insieme a valle.

Quella breve ricognizione si è invece trasformata in tragedia nonostante i disperati sforzi del marito per trovarla.



IL RICORDO
Ieri il feretro è arrivato nella chiesa di Casale in anticipo rispetto all'ora di inizio del funerale. I familiari lo hanno atteso all'interno. Nel momento più difficile, le parole sono state ridotte all'essenziale. Quelle del parroco, don Daniele Michieli, hanno ricordato con forza la vitalità e la disponibilità di Elisa. «L'abbiamo conosciuta, abbiamo condiviso tante passioni e le mille attività nelle quali era abilissima ha detto quante parole rischiamo di dare per scontate. Invece ogni persona è un dono. Oggi questo si sente in modo forte, davanti a tante vite sconvolte. La vita di Elisa si è fermata, lasciando tutti increduli. Dalla vacanza si è passati al dramma». «Già manchi a tutti noi ha aggiunto rivolgendosi direttamente a lei siamo consci del fatto che tu abbia completato il tuo cammino facendo del bene a tutti. Eppure ti vorremmo ancora qua, per la tua famiglia e per i tuoi figli, ancora troppo piccoli». L'ultima nota ha preso spunto dalla poesia, L'infinito di Giacomo Leopardi, citata da Elisa nemmeno una settimana fa davanti al lago di Neves, sempre nella zona della valle Aurina. «La sua era una continua ricerca, un cammino e un desiderio di infinito nello spazio e nel tempo, nello sport come nella musica, nell'arte e nella poesia. Aveva una bellezza interiore che donava a tutti - ha concluso don Daniele - diciamo grazie per tutto il bene che ha seminato in mezzo a noi. E siamo certi che anche adesso non lascerà sola la sua famiglia e i suoi bambini nel difficile compito di crescere». 

Ultimo aggiornamento: 17:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci