Consumi extra per le idrovore
Pioggia di sconti dopo l'alluvione

Martedì 18 Febbraio 2014 di Paolo Calia
Consumi extra per le idrovore. Pioggia di sconti dopo l'alluvione
TREVISO - Sconti in arrivo per le famiglie costrette a consumi esagerati di energia elettrica per tenere accese, ventiquattro ore su ventiquattro, le pompe-idrovore e tentare di salvare le proprie case dall'allagamento. L'Enel ha già comunicato al sindaco di Mareno Giampietro Cattai l'intenzione di scontare dalla bolletta le spese fisse dovute per aumentare il livello di energia normalmente a disposizione delle famiglie: da 3,5 kilowatt a 4,5 o a 6. Il potenziamento del contatore ha un costo fisso di circa 250 euro. Alle famiglie colpite dal maltempo questo somma non verrà conteggiata. Il consumo di energia però sì. Un piccolo aiuto.



«A noi l'Enel ha comunicato la possibilità di ottenere questa decurtazione -dice il sindaco di Cimadolmo Giancarlo Cadamuro- abbiamo presentato la richiesta attraverso la Prefettura, così come hanno fatto gli altri comuni. Siamo molto felici di poter contare su questo sconto anche se le famiglie dovranno però pagarsi i consumi effettivi. Si tratta comunque di qualche centinaio di euro risparmiati». Una buona notizia, seppur di portata limitata, accompagnata anche dal progressivo abbassamento delle falde: «Sì, al novanta per cento la situazione sta migliorando e si riduce il numero delle case ancora alle prese con gli allagamenti -continua il sindaco- il livello dalla falda è sceso e, nei prossimi giorni, non sono previste grandi piogge. Speriamo adesso che scenda anche il livello del Piave».



A Mareno, quando si accenna alle bollette dell'elettricità più leggere, si respira lo stesso ottimismo. Non così a Maserada o a Villorba. «Anche noi abbiamo fatto richiesta ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta ufficiale da parte di Enel o di altri gestori -dice Floriana Casellato, sindaco di Maserada- e fino a quando non avrò una carta in mano non me la sento di illudere i cittadini». Marco Serena (Villorba) usa la medesima prudenza: «Oltre all'Enel ci sono anche altri gestori, come Edison o Ascostrade -precisa- e siamo ancora in attesa. Le falde però stanno calando, seppur di poco. L'emergenza non si può dire finita».



Stefano Busolin, presidente di Ascotrade, invia però segnali positivi: «Collaboreremo con i comuni della provincia e la Regione per studiare una strategia di intervento che compensi in parte il danno subito. Siamo consapevoli che come impresa del territorio abbiamo una responsabilità maggiore rispetto ai competitors nazionali».
Ultimo aggiornamento: 13:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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