Colto da malore a Conegliano, uomo di 47 anni salvato da due giovani: «Voglio incontrarli»

Martedì 2 Agosto 2022 di Annalisa Fregonese
Conegliano uomo 47 anni salvato da due giovani
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CONEGLIANO - Un uomo di 47 anni ha rischiato di morire a causa di un improvviso malore al cuore, se non fosse stato per due giovani che si sono fermati e gli hanno praticato il massaggio cardiaco.

Restando nel contempo in contatto con i soccorritori del Suem 118. E ora la compagna del 47enne li sta cercando per ringraziarli.


IL MALORE
È successo sabato, 30 luglio, in via San Giuseppe, dove una tranquilla famigliola, mamma e papà con la loro bimba di un anno nel passeggino, stava facendo una passeggiata. All’improvviso l’uomo, F.B., si accascia al suolo, accusando un malore fortissimo. La compagna, F.P., pur spaventatissima, si mette ad urlare, chiedendo aiuto alle auto che stavano transitando. Un paio di giovani si ferma. Uno intuisce la gravità della situazione e fa partire la chiamata al 118. L’altro corre dall’uomo a terra. «Ha visto che non respirava, non ci sembrava desse segni di vita e ha iniziato con il massaggio cardiaco – racconta la donna - Un terzo ragazzo è intervenuto per dargli il cambio, io nel frattempo cercavo di fargli la respirazione bocca a bocca in base alle loro indicazioni. Non hanno mai smesso fino all’arrivo dei soccorsi che sono stati fantastici e non hanno mai mollato. Non sono sicura ma credo che tutto sia durato più di venti minuti. Il ragazzo che ha chiamato il 118 mi è sempre stato vicino». Sono stati momenti interminabili, ma i giovani soccorritori non si sono arresi e non hanno mollato, fino a quando è giunta l’ambulanza. In tutto questo trambusto la figlioletta di un anno era rimasta nel passeggino: s’è fatto avanti una signora e si è presa cura di lei. In una ventina di minuti circa è giunta l’ambulanza che, preso l’uomo in consegna, si è diretta a sirene spiegate all’ospedale. Il 47enne è adesso ricoverato al reparto di terapia intensiva del Ca’ Foncello di Treviso. Dove è in attesa di un intervento di cardiochirurgia.


L’APPELLO
«È stato un miracolo – continua a ripetere la sua compagna – grazie a questi ragazzi». Ieri la donna ha lanciato un appello su Facebook per rintracciare i soccorritori e ringraziarli di persona. Nella concitazione di quei momenti drammatici non poteva certo pensare a chieder loro il numero di telefono. È riuscita a rintracciare il giovane che le è sempre stato accanto, e spera di incontrare anche gli altri due. «Gli avete salvato la vita – dice la donna – Il mio compagno è in ospedale, dovrà fare un intervento ma è qui con noi ed è lucido, Non potrò mai far niente per ringraziarvi abbastanza ma devo farlo almeno di persona. Un grazie di cuore anche alla signora che si è presa cura della bambina». Prezioso è stato il coordinamento costante fra i tre soccorritori e l’operatore del 118. Che continuava a guidare le loro attività via telefono, senza lasciarli un attimo. Mentre i tre ragazzi aiutati dalla donna, proseguivano senza sosta con il massaggio cardiaco. Adesso si attende l’intervento chirurgico. Un epilogo ben diverso dalla sfortunata sorte che, alcuni giorni fa, ha colpito Claudio Canal, 56 anni, colpito da infarto fulminante in via Cadore, nei pressi dell’ufficio postale. L’uomo ha fatto in tempo ad accostare l’auto, ma l’infarto è stato così grave da non lasciargli scampo. Sabato sera le cose sono andate in modo diverso, grazie all’altruismo ed alla solidarietà manifestate da tre giovani sconosciuti. Che fanno ben sperare in quest’estate italiana costellata di terribili episodi di cronaca nera. Dove, fra i protagonisti c’è l’indifferenza, che istiga a filmare con il telefonino piuttosto che buttarsi per impedire a un uomo di ammazzare un suo simile.
 

Ultimo aggiornamento: 13:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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