Incidente sul sentiero dell'Arco a Cison. Precipita e muore davanti al marito e all'amica

Martedì 16 Maggio 2023 di Claudia Borsoi
Precipita e muore davanti al marito, addio a Lucia Gallina

CISON DI VALMARINO (TREVISO) - Scivola dal sentiero per una quarantina di metri e muore. Tragedia ieri mattina a Cison di Valmarino, lungo uno dei sentieri che sale al bivacco dei Loff. A perdere la vita Lucia Gallina, 75 anni, originaria di Cornuda, ma da anni residente con la famiglia a Nervesa della Battaglia, comunità che ieri ha appreso con sconcerto e commozione il terribile incidente. La tragedia si è consumata in quella che doveva essere una giornata tra i sentieri di montagna che Lucia adorava. Una passione che da anni condivideva con il marito Elio Bernardi, con cui ieri, insieme ad un’amica di famiglia, stava percorrendo il sentiero dell’Arco, non distante da Forcella Foran a circa 900 metri di quota, sotto Cima Vallon Scuro. Un malore o forse un piede messo in fallo e la donna è scivolata giù dal sentiero per una quarantina di metri, lungo un versante scandito da vegetazione che probabilmente la pioggia di questi ultimi giorni aveva reso molto scivoloso nonostante ieri splendesse il sole.

Il primo a prestarle soccorso è stato il marito. Poi l’arrivo dei sanitari con l’elisoccorso, ma per la donna non c’era purtroppo più nulla da fare: troppo gravi i traumi riportati in quella tragica caduta.


NESSUNO HA VISTO
«Mamma – ripercorre la figlia Erica – era appassionatissima di montagna. Era partita da casa, da Nervesa, stamane (ieri ndr.) con papà e un’amica di famiglia per un’escursione a Cison di Valmarino. Erano diretti al bivacco, quando è scivolata nella scarpata sottostante il sentiero. Nessuno ha visto quegli istanti. Non si sa se sia scivolata o se abbia avuto un mancamento. Non si può sapere». Nel cadere, probabilmente la donna ha lanciato un urlo o comunque ci sono stati dei rumori che hanno subito attirato l’attenzione del marito e dell’amica. Ed è stato il marito il primo a soccorrerla, scendendo la scarpata e raggiungendola. Erano circa le 11.20 quando alla centrale del Suem 118 di Treviso è arrivata la richiesta di soccorso per un’escursionista incosciente dopo esser ruzzolata per alcune decine di metri da uno dei sentieri che conducono al bivacco dei Loff. 


SOCCORSI INUTILI
L’elisoccorso di Treviso Emergenza è subito volato sul posto ed ha individuato durante il sorvolo il luogo dell’incidente, che non coincideva con le coordinate ricevute. Sbarcati con un verricello di 20 metri tecnico di elisoccorso ed equipe sanitaria, al medico non è rimasto purtroppo altro che constatare il decesso della donna dovuto ai traumi riportati nella caduta. In supporto alle operazioni dell’equipaggio, l’elicottero ha poi sbarcato due tecnici del Soccorso Alpino delle Prealpi Trevigiane. Ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata quindi imbarellata, recuperata con il verricello e trasportata alla piazzola di Cison, per essere affidata al carro funebre. Il marito e l’amica, sconvolti per quanto accaduto, sono stati assicurati durante le manovre con l’elicottero, quindi riaccompagnati a valle dai soccorritori. Stando a quanto riferito dal Soccorso Alpino, la donna è scivolata probabilmente sul terreno bagnato lungo il sentiero dell’Arco, non distante da forcella Foran, ed è ruzzolata una quarantina di metri, fermandosi a ridosso di un albero all’inizio del bosco. Probabilmente ieri mattina l’escursione era iniziata dal bosco delle Penne Mozze, da cui si imbocca il sentiero del Pissol, per poi proseguire lungo il sentiero dell’Arco, sentieri stretti e con alcuni tratti esposti. Sentieri prealpini che assomigliano molto a quelli dolomitici, impegnativi e che vanno intrapresi con particolare attenzione come sottolinea chi questo territorio lo conosce e lo vive da sempre. Lucia era una camminatrice, un’appassionata di montagna, sapeva come muoversi tra i sentieri, ma qualcosa ieri mattina è andato storto. E quella caduta giù per la scarpata le è stata fatale. «Mia mamma – ricorda la figlia Erica – era una donna piena di vita dal carattere forte, una bravissima mamma. Aveva dedicato la sua vita alla famiglia». Per un periodo Lucia aveva lavorato, poi con la nascita dei figli – Stefano, Erica e Paolo – aveva deciso di lasciare l’impiego per dedicarsi a loro e al marito Elio. Il funerale della donna sarà celebrato giovedì pomeriggio nella chiesa di Nervesa della Battaglia. Nella foto scelta per l’epigrafe, Lucia è immortalata sorridente tra le sue adorate montagne, mentre era intenta a percorrere un sentiero in quota, uno dei tanti ricordi che rimarranno vivi nel cuore e nella mente dei suoi cari e degli amici.

Ultimo aggiornamento: 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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