Comunità in lutto per Michela Coletto, manager e mamma di 49 anni

Domenica 27 Dicembre 2020 di Federica Florian
Michela Coletto, mamma e manager, stroncata dal male a 49 anni

Una Vigilia di Natale terribile per le famiglie Coletto di Sant’Andrea di Barbarana e Fregonese di Fossalta di Piave, alle quali è stata strappata Michela Coletto, 49 anni, titolare d’azienda che da due anni combatteva contro un male che non perdona.

La notizia della scomparsa ha generato grande dolore in chi conosceva Michela e la famiglia titolare dell’azienda di costruzioni e opere stradali Coletto srl, fondata nel 1959 dal padre Galliano, detto Lino che nel 2004 perse la vita in un incidente stradale lungo l’autostrada A4, lasciando soli la moglie Rosalina e i quattro figli, all’epoca ancora molto giovani: Michela, Francesco, Claudio e Laura.

Fu proprio la primogenita Michela, a soli 33 anni, già mamma, a prendere in mano le redini dell’azienda, di cui divenne amministratrice, trasformandola con il sostegno e il supporto della famiglia in un’impresa moderna, dotata di un parco mezzi all’avanguardia, una cinquantina di dipendenti e commesse prestigiose in tutto il Nordest. Business sviluppato ulteriormente in Friuli con Adriastrade, dove sono impiegate altre 80 persone. Coniugata con Davide Fregonese, Michela dopo il matrimonio si era trasferita a San Donà; oltre al marito, lascia le due figlie Angelica e Vittoria, 18 e 14 anni. Era rimasta legatissima alla sua comunità di origine, la piccola frazione sanbiagese di Sant’Andrea di Barbarana, nella cui chiesa parrocchiale si terranno le esequie domani alle 15, arrivando dalla casa funeraria Dotta di Gorgo al Monticano. Le famiglie Coletto e Fregonese hanno fatto sapere che non vogliono fiori. Eventuali offerte saranno devolute alla scuola dell’infanzia paritaria di Sant’Andrea di Barbarana, di cui Michela per 18 anni è stata la segretaria volontari. Moglie, madre e imprenditrice.


PERSONA ESEMPLARE
Michela era una persona riservata e gentile, molto conosciuta e stimata grazie anche alla grande generosità che dimostrava attivamente nel volontariato parrocchiale e in quello sportivo, in particolare nel pattinaggio di San Donà, dove praticano le figlie. Nel lavoro era riuscita a creare rapporti di leale professionalità e grande fiducia con tutti i propri collaboratori e committenti. 


TRAGICO DESTINO
«Purtroppo da un paio d’anni lottava contro un tumore che l’ha costretta a grandi sofferenze, cure, terapie e ricoveri - raccontano i familiari - ma grazie al suo carattere forte e determinato ha combattuto fino all’ultimo, senza perdere la capacità di sorridere e di essere un faro per chiunque la conoscesse. Nel maggio 2018, a distanza di pochi giorni, fu diagnosticato il medesimo male a Michela e alla mamma Rosalina poi deceduta il 9 dicembre 2019. Purtroppo legate dallo stesso tragico destino: Michela è morta quasi un anno dopo». Il 24 dicembre Michela si è spenta in casa assistita e circondata dalle cure del marito Davide, dalle figlie Angelica e Vittoria, dai famigliari, dagli amici della comunità sandonatese dove viveva e dove ha lasciato un vuoto enorme, come nella sua Sant’Andrea, dove sono attese tante persone ai funerali. La famiglia esprime un grazie di cuore per le attente cure prestate dal primario del reparto di Oncologia dell’ospedale di Oderzo, Stefano Lamon, e da tutti gli straordinari infermieri del reparto che l’hanno curata in questi anni, in particolar modo Francesca. Un ringraziamento va anche ai medici Sara Fregonese e Cosimo De Chirico, del Servizio Cure palliative, che l’hanno accompagnata nell’ultimo periodo di malattia. 

Ultimo aggiornamento: 14:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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