Effetto lupi: ormai in estinzione i mufloni reintrodotti sul Col Visentin

Domenica 25 Agosto 2019
Effetto lupi: ormai in estinzione i mufloni reintrodotti sul Col Visentin
VITTORIO VENETO - Gli uomini hanno cercato di forzare la natura, ripopolando la montagna con una specie ormai sparita, quella dei mufloni. Ma la natura non si fa comandare, e i 40 esemplari introdotti un anno fa sul Col Visentin, la montagna che sovrasta il Comune di Vittorio Veneto a cavallo tra le province di Treviso e di Belluno, si sono dimezzati. Colpa, se così si può dire, dei lupi; anch'essi importati dall'uomo, ma una ventina di anni prima.
I mufloni, della famiglia degli ungulati alla quale appartengono ad esempio cervi, cinghiali e caprioli, è stata messa a dura prova, nell'ultimo anno, dalla presenza del carnivoro ormai da tempo certificato qui come in altre montagne venete. Negli ultimi tempi, tra i boschi e le praterie del Col Visentin la presenza del lupo si è intensificata, come testimoniato dalle foto-trappole e non solo. In quota, i lupi negli ultimi dodici mesi hanno fatto strage di mufloni.

 
Lo ha certificato il censimento eseguito di recente dai volontari di FederCaccia Vittorio Veneto. «Nel 2018 racconta il presidente Franco Alpago avevamo censito quaranta capi di muflone. Un anno dopo sono venti, dunque un meno 50%. Il muflone è stato immesso dall'uomo una ventina di anni fa tra queste montagne. A differenza di cervi, caprioli e cinghiali, che hanno una mobilità più marcata e in caso di pericolo scendono di quota, il muflone invece predilige il contesto alpino. E proprio per questo, in quota, è stato preda del lupo. Nei mesi passati, nel corso dei nostri monitoraggi, abbiamo trovato resti di mufloni inequivocabilmente uccisi dai lupi».
ATTACCHI
Altre specie animali non hanno invece registrato simili attacchi, tanto che l'ecosistema del Col Visentin, che raggiunge una quota massima di 1.763 metri sul livello del mare, si mantiene in ottima salute. In quota, i cacciatori-volontari di FederCaccia Vittorio Veneto, insieme ai cacciatori della Zona Alpi guidati dal presidente Lino Piccin e ai cacciatori e tiratori di Vittorio Veneto, associazione presieduta da Francesco Vanzella, mettono spesso da parte il fucile per dedicarsi a interventi di ripristino ambientale e di monitoraggio della fauna. «Tutti insieme racconta Alpago abbiamo ripristinato sei sentieri del Visentin che la tempesta Vaia dell'autunno scorso aveva reso impraticabili per la caduta di molti alberi, riaprendoli così agli appassionati della montagna. Abbiamo lavorato con motoseghe e mezzi per diversi giorni, coinvolgendo 60 tesserati». Tra la primavera e l'autunno tanti i ripristini ambientali che vengono eseguiti sul Visentin dai volontari. E a settembre partiranno gli sfalci dei prati di montagna. «Avvieremo il prossimo mese anche un progetto con chi ha i pascoli sul Visentin annuncia Alpago -, collaborando per l'installazione di recinti anti-lupi e poi ripristinando le praterie, habitat indispensabile per le varie specie qui presenti».
CENSIMENTI
Due volte all'anno, in estate e in inverno, i cacciatori appositamente formati sono impegnati nel censimento delle specie animali presenti su questa montagna, in particolare gallo forcello e coturnice. «Queste due specie si mantengono con numeri costanti e rappresentano la selvaggina naturale del Visentin testimonia il presidente di FederCaccia Vittorio Veneto, associazione che conta 250 tesserati la maggior parte con un'età che supera i 60 anni -. Proprio in questi giorni stiamo ultimando il censimento estivo. Lo scorso anno avevamo censito 72 coturnici e 28 galli forcello. Questo anno, anche se non abbiamo ancora finito, abbiamo già gli stessi numeri del 2018 e pensiamo di poter arrivare a censire 85 coturnici e 35 galli forcello». Questi numeri testimoniano come il Visentin sia ancora vivo e ricco. «Questa montagna conclude Alpago - gode ancora di un'ottima forma: proprio per la scarsa antropizzazione, molti biotopi si sono salvati, e fauna e flora godono di buona salute».
Claudia Borsoi
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Ultimo aggiornamento: 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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