Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia nel mirino degli odiatori "da tastiera": il governartore ha ricordato di aver presentato circa cento denuncie, archiviate, e ha ribadito che occorre smetterla di mettere sullo stesso piano interventi dipersone competenti e qualificate, scienziati, e personaggi che danno «ricette di morte» e aizzano «al linciaggio social e non solo».
«Ho presentato un centinaio di denunce all'autorità giudiziaria e sono state archiviate. Intimidazioni pesanti, incitazioni all'odio considerate "critica politica".
Sulla richiesta di una presunta "par condicio informativa", Zaia ha sottolineato che «non vi può essere tra scienza e non scienza. Fondamentale è non abdicare all'informazione validata scientificamente. Fare come in altri Paesi, magari cominciando a nominare speaker ufficiali che parlino a nome della comunità scientifica, in modo che non ci sia confusione». Per Giulietti «basta leggere la Costituzione: non c'è par condicio tra fascisti e antifascisti, tra mafiosi e antimafiosi, non c'è par condicio tra i liberi ricercatori e coloro che si alzano la mattina pretendendo di farsi medico. Smettiamola con questa idea di mettere sullo stesso piano chi ha studiato come salvare la vita degli altri e chi ha in mente solo se stesso, e senza competenze dà ricette di morte e aizza al linciaggio social e non solo», ha concluso Zaia.