Covid, Zaia bersaglio degli haters: «Ho fatto 100 denunce, tutte archiviate. Basta dar credito a chi è senza competenze e aizza al linciaggio»

Martedì 7 Dicembre 2021
Luca Zaia
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Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia nel mirino degli odiatori "da tastiera": il governartore ha ricordato di aver presentato circa cento denuncie, archiviate, e ha ribadito che occorre smetterla di mettere sullo stesso piano interventi dipersone competenti e qualificate, scienziati, e personaggi che danno «ricette di morte» e aizzano «al linciaggio social e non solo».

«Ho presentato un centinaio di denunce all'autorità giudiziaria e sono state archiviate. Intimidazioni pesanti, incitazioni all'odio considerate "critica politica".

Ci sono persone che vanno in giro a prendere a testate la gente come se nulla fosse. Una deriva che mi preoccupa molto». Lo ha affermato Zaia, incontrando il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e la segretaria del Sindacato veneto giornalisti, Monica Andolfatto.

Sulla richiesta di una presunta "par condicio informativa", Zaia ha sottolineato che «non vi può essere tra scienza e non scienza. Fondamentale è non abdicare all'informazione validata scientificamente. Fare come in altri Paesi, magari cominciando a nominare speaker ufficiali che parlino a nome della comunità scientifica, in modo che non ci sia confusione». Per Giulietti «basta leggere la Costituzione: non c'è par condicio tra fascisti e antifascisti, tra mafiosi e antimafiosi, non c'è par condicio tra i liberi ricercatori e coloro che si alzano la mattina pretendendo di farsi medico. Smettiamola con questa idea di mettere sullo stesso piano chi ha studiato come salvare la vita degli altri e chi ha in mente solo se stesso, e senza competenze dà ricette di morte e aizza al linciaggio social e non solo», ha concluso Zaia.

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Ultimo aggiornamento: 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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