Velodromo di Lovadina, cantiere abbandonato: «Abbiamo i 30 milioni per finire l'opera»

Sabato 9 Aprile 2022
L'incompiuta: il velodromo di Lovadina

SPRESIANO - Trenta milioni “pronta cassa” per completare il Velodromo. Il cantiere abbandonato è fermo da troppo tempo. E il sindaco di Spresiano non ci sta. Ha già suonato la sveglia alla Federciclismo con una lettera inviata a fine gennaio alla quale però non ha ancora avuto risposta. Afferma di essere disponibile nel mettere sul tavolo tutta la somma necessaria per acquisire l’opera, completarla e prendersi anche il carico della gestione. «Stanti le vicissitudini occorse in ordine al Velodromo, sono con la presente a informarvi che il Comune di Spresiano è disposto ad accollarsi l’intera somma necessaria a portare a termine i lavori e la successiva gestione, al netto del rimanente contributo statale stanziato -scrive Della Pietra- Ciò al fine di non lasciare incompiuta un’opera strategica e di fondamentale importanza non solo per il mio territorio, ma anche per il Veneto e per l’Italia tutta». Come? Attraverso soci privati e fondi d’investimento. Nel farlo il sindaco invoca nuovamente la via del commissario straordinario: «Questa soluzione pare sia finita in un vicolo cieco. Però io dico: ci sarà un commissario straordinario per terminare la pista da bob per le Olimpiadi che sono dietro l’angolo. Perché non farlo anche per il velodromo visto che parliamo di costi analoghi? Parliamo di mobilità ecologica e sostenibile e non si vuol completare il velodromo?».

OPERA INCOMPIUTA

Il primo cittadino ribadisce la sua posizione: «Avere un’opera incompiuta in Veneto, per noi che ci magnifichiamo dicendo di lavorare giorno e notte dimostrando di essere sempre i migliori, non è sinceramente un bel vedere». La struttura al momento è costata circa 14 milioni di euro e in bilancio, nelle casse della Federciclismo, ne resterebbero 19 per completarlo. Intanto a breve potrebbe esserci un altro incontro in Regione con il presidente Luca Zaia per ridiscutere della questione. Ma si dovranno rifare i calcoli economici dei costi, visti i prezzi delle materie prime schizzati alle stelle: «Ad esempio nel mio comune -sottolinea Della Pietra- sono cambiare le regole sismiche. Saranno da rivedere anche quelle». Nel gennaio scorso Della Pietra era anche sceso a Roma per incontrare il segretario della Federciclismo e fare il punto della situazione: «Da sindaco -sottolinea Della Pietra- sono il primo a sperare che venga terminato. È situato in posizione strategica, vicino ai caselli dell’autostrada e al nuovo raccordo con la Pedemontana Veneta, facilmente raggiungibile. Una struttura che porterebbe turismo sportivo ma anche turismo tout court vista la vicinanza con le Colline di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’Unesco e in un raccordo perfetto tra Venezia e Cortina».

IL CALVARIO

Il velodromo è abbandonato ormai da quasi un anno e mezzo dopo il fallimento della Pessina che si era aggiudicata l’appalto per costruire la struttura. Nelle scorse settimane il consiglio federale della Federciclismo è tornato ad affrontare l’argomento e anche il sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, si sarebbe presa a cuore la questione. Lavoro febbrile pure del segretario della Federciclismo, Marcello Tolu: il popolo del ciclismo d’altra parte, preme per vedere l’opera finita. Ora Spresiano rilancia: possiamo contribuire anche noi.

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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