Lorenzo, l'eroe che ha bloccato il pusher, è un seminarista di 18 anni

Giovedì 19 Luglio 2018 di Lina Paronetto
Lorenzo, l'eroe che ha bloccato il pusher, è un seminarista di 18 anni
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TREVISO - Dal placcaggio ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della stazione, sembrava dover essere un rugbista. E invece gioca a calcio. Dalla prontezza, un futuro poliziotto. E invece studia in seminario. Ha da ieri un nome, un cognome e una storia il giovane protagonista del rocambolesco arresto di un pusher nigeriano in stazione dei treni, a Treviso. Il video della cattura sta facendo in queste ore il giro d'Italia, ma Lorenzo Pecoraro, 18 anni appena, di Santa Bona, quartiere nella prima periferia di Treviso, tutto questo clamore non se lo aspettava. E neppure l'appello lanciato dal sindaco Mario Conte sui social allo sconosciuto eroe, quello a farsi avanti per un pubblico ringraziamento. Lorenzo lo ha accolto volentieri e ieri mattina nella sala arazzi di Ca' Sugana ha ricevuto una targa e un attestato, ma soprattutto il grazie dell'amministrazione comunale e degli stessi agenti della Polizia locale che ha aiutato a bloccare, venerdì scorso, lo spacciatore.
 
Episodio commentato ieri in un post anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Spacciatore nigeriano scappa tra la folla a Treviso, un ragazzo lo placca senza pensarci un attimo e ne permette l'arresto.

Eccezionale. Coraggio e senso civico, questi sono i giovani che restituiscono a tutti sorriso e ottimismo». Un video che aveva impressionato anche il presidente del Veneto Luca Zaia, che aveva subito avuto parole di stima e apprezzamento per l'ignoto pendolare: «Bravissimo. Ce ne fossero, di cittadini così!». E quelle immagini, l'inseguimento, l'intervento del ragazzo, l'arresto, hanno fatto il giro d'Italia.
Lui, Lorenzo, fresco di esami di maturità, quando ha visto il giovane nigeriano inseguito, lo ha bloccato senza pensarci, dice. Poi si è risistemato lo zainetto sulla spalla e ha tirato dritto, senza farsi identificare, senza neanche farsi dire grazie. «È venuto tutto d'istinto, mi sono solo messo in mezzo, senza pensare a chi fosse, se fosse armato. Ma sono contento che abbia avuto tutta questa risonanza». E così lo studente, riconosciutosi nel video diffuso dal primo cittadino, si è fatto vivo. Racconta ridendo: «Mi ha portato mio papà il giornale a casa e mi ha detto: Presentati sennò qui non ti do più da mangiare... E così sono venuto...». Ci scherza su, il 18enne. In famiglia l'episodio era stato archiviato senza troppi clamori: «Ne avevo parlato in casa già venerdì, mi avevano detto bravo, ma poi avevamo messo via la cosa, non pensavamo avesse tutta questa importanza. E invece...». 
 


IL SELFIE
E invece Lorenzo ieri è stato festeggiato, con tanto di selfie collettivo, dall'amministrazione comunale e dai quattro agenti che ha aiutato per portare a termine l'arresto dello spacciatore nigeriano e, contestualmente, di un altro straniero, un ricettatore. I vigili in borghese lo avevano inseguito a piedi da piazza Vittoria alla stazione. Quando il nigeriano, velocissimo, ha imboccato il tunnel sotto i binari, ha intravisto la libertà. Dalla fila dei pendolari, solo uno ha fatto un passo a lato per bloccare il ragazzo, trattenendolo finché, qualche istante dopo, non gli sono piombati addosso i due agenti, ammanettandolo. «È rarissimo dicono gli stessi vigili che un cittadino compia un atto del genere: ringraziamo Lorenzo, il suo è stato un gesto esemplare». Ancor più, aggiunge il comandante della Polizia locale Maurizio Tondato, perché viene da un ragazzo giovanissimo: «Un esempio per le giovani generazioni e non solo». Il sindaco Conte se lo coccola: «Sono orgoglioso di accoglierlo in municipio per dargli un semplice riconoscimento, che non potrà mai ripagare il suo gesto prosegue - ma crediamo che la comunità debba essere riconoscente nei suoi confronti. Lorenzo è d'esempio a tutti i cittadini che devono sempre mettersi a disposizione ed essere ogni giorno di supporto alle forze dell'ordine. Che fanno un lavoro straordinario». Diploma al Riccati, Lorenzo compirà 19 anni in autunno. Seminarista, punta alla laurea in Teologia. Poi, chissà, anche il sacerdozio. Se tornasse indietro, non ha dubbi: «Se rifarei ciò che ho fatto? Sì, senza dubbio».
 

Ultimo aggiornamento: 16:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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