PIEVE DI SOLIGO In scena, con letture e musiche, il diario di prigionia di Francesco Fabbri, senatore e ministro della marina mercantile, nato a Pieve nel 1921, che durante la Seconda Guerra Mondiale fu internato in un lager nazista. L’appuntamento è alle 16.30 di domenica 12 febbraio, nella sala conferenze di villa Brandolini a Solighetto . “Francesco Fabbri.
L’IMPEGNO
Animato da profonda fede cristiana, Fabbri aveva maturato nei lager nazisti la volontà di dedicarsi al servizio del bene coomune – ricordano gli organizzatori - Nel pensiero e nell’azione lungimirante, concreta e di amore alle persone e al territorio, fu un vero statista democratico cristiano, allievo di Giuseppe Toniolo. Svolse tutti i ruoli istituzionali a partire da sindaco di Pieve e fino a deputato, senatore, sottosegretario e ministro, e insieme fu impegnato in realtà culturali, cooperative, economiche e sociali».
PROVA DI CORAGGIO
Divisa in tre parti, la storia raccontata in prima persona dal giovane sottotenente da artiglieria da montagna è molto simile a quella di circa 600mila italiani che, nel settembre 1943, vennero catturati dai tedeschi su un fronte che andava dall’Egeo al Baltico e internati nei vari lager nazisti. Siedlce, Sandbostel, Bergen Belsen e Wietzendorf furono i campi di sterminio in cui Fabbri visse in quei due anni, affrontando con coraggio e grande dignità e forza d’animo le terribili prove quotidiane della prigionia, da lui stesso raccontate con verità ed efficacia nel suo diario quotidiano. «La lettura di questo testo è la chiave per comprendere in tutta la sua completezza il percorso umano del ministro pievigino, la sua straordinaria testimonianza dal punto di vista dei valori cristiani e dell’azione civile – sottolineano gli organizzatori - In quel periodo Fabbri maturò la scelta definitiva di impegnarsi per la libertà e la democrazia e di dedicarsi totalmente, al bene comune, al servizio del prossimo, con preferenza per i più bisognosi». Dopo un’introduzione dedicata al giorno del ricordo, oggi pomeriggio seguiranno le letture e le musiche interpretate dalla Piccola Orchestra Veneta e dagli allievi dell’associazione Toti Dal Monte.