La rabbia del legale della vittima:
​«Loro libero, ma non ha risarcito»

Domenica 4 Agosto 2019 di Nicola Endimioni
Matilde Ardia con l’allora marito Andrea Loro
«I giudici hanno valutato la condotta in carcere, il percorso rieducativo e sono entrati anche nelle pieghe del rapporto di coppia. Ma non si sono chiesti la cosa più semplice e banale: la vittima è stata risarcita? Le dico subito che la mia assistita ha ricevuto una somma così esigua, che neppure copre il danno materiale: quello dell’auto». Ha un diavolo per capello l’avvocato Stefania Bertoldi, il legale di Matilde Ardia, la donna che Andrea Loro ha prima sposato e poi tentato di uccidere. 
   
«Non voglio monetizzare nulla, ma credo sia giunto il momento di abbattere il muro dell’ipocrisia e rivendicare un diritto - tuona l’avvocato trevigiano - La sentenza di condanna passata in giudicato è chiara: per il signor Andrea Loro 13 anni di pena, e una provvisionale di 80mila euro da versare alla parte offesa. Come parziale risarcimento. E invece a distanza di cinque anni dal verdetto d’appello, la mia assistita ha ricevuto soltanto 8mila euro. Dubito le siano bastati per acquistarsi una nuova auto». L’avvocato Stefania Bertoldi si aspettava che il Tribunale di Sorveglianza concedesse la semilibertà a Loro, quello che non si aspettava sono le parole riportate nell’ordinanza: quando Loro sposa Matilde, lui non considera che la donna ha un livello culturale e sociale più elevato, quindi una donna poco incline a seguire casa e famiglia. «Come si possono affermare certe cose, tra l’altro già smentite nei processi? – afferma non nascondendo un certo risentimento l’avvocato Stefania Bertoldi - E ammesso fossero circostanze vere? Matilde meritava di morire perché non era una brava casalinga? Ma stiamo scherzando? No, non si può lasciar passare un messaggio così. Non lo accetto». Ecco perché l’avvocato, che di casi difficili e situazioni complicate ne ha vissute, ha voluto rivelare che Matilde non è stata mai risarcita. «Che si valuti la condotta del detenuto, che si valuti il percorso di rieducazione ma attenzione alle vittime» aggiunge il legale che sottolinea la situazione paradossale della sua assistita. «E’ una donna che ha rischiato di morire nel modo più atroce che si possa immaginare, ossia arsa viva. E che ora senza margini di replica deve accettare parole che suonano alla stregue di offese e vedere il suo carnefice uscire già dal carcere senza nemmeno il saldo della provvisionale».  
E’ un fiume in piena, l’avvocato Stefania Bertoldi, e spera che il suo sfogo serva a evitare che la giustizia dimentichi ancora le vittime o involontariamente finisca per calpestare le donne. «Non ho nulla contro il beneficio ad Andrea Loro, e ben venga tutto ciò che può aiutarlo a cambiare – conclude l’avvocato - A me sarebbe bastato che il Tribunale di Sorveglianza chiedesse se l’uomo aveva versato quanto dovuto, e semmai perché non avesse ancora ottemperato a quanto stabilito in sentenza. Guardi, avrei accettato qualunque scusa prodotta dal signor Loro, ma non si può fare finta di nulla».
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