Imprese under35: il trevigiano è quarto in Italia ma tanti giovani sono ancora inattivi. Bene anche Vicenza

Sabato 3 Giugno 2023 di Mattia Zanardo
Imprese under35: il trevigiano è quarto in Italia ma tanti giovani sono ancora inattivi. Bene anche Vicenza (foto unsplash)

TREVISO - Treviso non sarà una provincia per giovani, però offre condizioni tra le migliori in Italia per le aziende e i lavoratori under 35. Lo specifico indice Youth Friendly, elaborato da Confartigianato, colloca la Marca al quarto posto della classifica nazionale tra i territori più favorevoli alle nuove generazioni che vogliano lavorare e fare impresa. L’indicatore, fulcro del rapporto presentato in questi giorni alla convention annuale dei Giovani imprenditori dell’associazione artigiana, misura l’habitat per l’economia giovanile sulla base di 13 parametri: dal tasso di occupazione under 35 alla presenza di giovani imprenditori, dalla collaborazione scuola-imprese alla diffusione dell’apprendistato, al saldo migratorio dei giovani verso l’estero o altre regioni.


LA VALUTAZIONE
Il trevigiano ottiene una valutazione complessiva pari a 739 punti, ben superiore alla media italiana di 627. Un terreno più fertile, lo si trova solo a Cuneo, Bergamo, Vicenza, e Lecco. Al capo opposto della graduatoria, la situazione meno propizia si riscontra a Isernia, Foggia, Vibo Valentia, Siracusa, Taranto. Su scala regionale, a svettare è la Lombardia (con un indice di 798) seguita, a poca distanza, dal Piemonte (770) e dal Veneto (769) e, poi, da Emilia Romagna (730) e Trentino Alto Adige (716). “Maglia nera”, invece, al Molise, insieme a Sardegna, Calabria, Sicilia e Basilicata.


GLI INDICI
Più nel dettaglio, il tasso di occupazione per la fascia tra i 15 e i 34 anni nel 2022 ha recuperato dopo il calo provocato dalla pandemia, risalendo al 52,2% e superando i valori del 2019. Anche se altrove è cresciuto a ritmo maggiore, è così la Marca passata dal 24esimo al 27esimo posto nazionale. Le 6.076 imprese giovanili censite l’anno scorso rappresentano il 7% dell’intera platea provinciale. Di queste, quasi un terzo appartengono all’artigianato. La 95esima prestazione in tutta la penisola evidenzia una difficoltà nel ricambio generazionale alla testa delle aziende. Treviso, tuttavia, sale sul podio per percentuale di ditte che ospitano ragazzi in tirocinio o stage e che hanno avviato attività di collaborazione con le scuole professionali, mentre è in quarta posizione per domanda di lavoratori sotto i trent’anni e in sesta per quota di nuove assunzioni di dipendenti della stessa età con contratti stabili. Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Marca Trevigiana, fa notare come questa fotografia diverga nettamente da quella scattata di recente dall’annuale Rapporto sulla qualità della vita del Sole 24 Ore: il dossier del quotidiano economico, riguardo al focus sui giovani, assegnava a Treviso solo la 50esima piazza tra le province italiane. «Questo confronto tra i dati - ragiona Bernardi - deve fare riflettere tutti. Se il tessuto economico e la cultura del lavoro sono stati capaci di creare un ambiente favorevole all’imprenditorialità e al lavoro dei giovani, non altrettanto si può dire più in generale della qualità della vita. È evidente che il tessuto diffuso della piccola impresa è stato capace di creare una cultura del lavoro accogliente e stimolante».


L’ALLARME
Lo studio di Confartigianato lancia l’allarme soprattutto sui giovani inattivi: in Veneto sono in 83mila i residenti tra i 25 e i 34 anni che non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano, con un tasso del 16,6%. Ancor più preoccupante la situazione a livello nazionale, dove poco meno di un milione e 600mila under 35 sono fuori dal mercato lavorativo. Il nostro tasso di inattività del 25,4% (per giunta cresciuto di 3,4 punti dal 2004) è il peggiore dell’Unione europea, oltre dieci punti superiore alla media. Non sono disponibili statistiche di questo tipo in ambito provinciale, ma anche Bernardi sottolinea come il tema giovani sia cruciale per l’economia: «Treviso è al 13esimo posto in Italia per diffusione dell’apprendistato, sul totale delle assunzioni. Da sempre l’associazione si batte per sviluppare alleanze virtuose con le scuole per favorire l’apprendistato».

Ultimo aggiornamento: 17:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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