Laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso: firmata la convenzione. Spesa di 28,6 milioni di euro per il corso magistrale. Zaia: «Fondi regionali»

Giovedì 8 Settembre 2022
Laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso: firmata la convenzione
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TREVISO - La Giunta regionale del Veneto ha approvato lo schema di convenzione tra Regione, Università di Padova e Ulss 2 Marca Trevigiana per sostenere l'attivazione e il funzionamento del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia nella sede di Treviso. La convenzione avrà durata di 15 anni, per una spesa massima complessiva stimata pari a circa 28,6 milioni di euro.

Considerato che le attività didattiche andranno a regime nei successivi anni accademici, gli oneri di questo atto sono quantificati in 600 mila euro per l'esercizio 2023 e in 1,6 milioni per il 2024, con copertura nel capitolo di spesa del bilancio regionale.

Per gli anni successivi al 2024, e fino alla conclusione della convenzione, la stima degli oneri e la loro copertura avverranno tramite decreti del Direttore regionale Area Sanità e Sociale.

«Hanno tentato di metterci i bastoni tra le ruote in ogni modo - commenta il presidente del Veneto, Luca Zaia - con un'impugnativa del Governo e una sentenza della Corte Costituzionale. Leggi e sentenze si rispettano, ma noi abbiamo trovato lo stesso il modo di finanziare il tutto con fondi regionali, reperiti non dal Fondo Sanitario Nazionale (chissà perché non volevano) ma da economie ottenute nella gestione complessiva della sanità veneta. Un esempio lampante di autonomia virtuosa, con una piena assunzione di responsabilità per un obiettivo che fin dal primo giorno abbiamo ritenuto fondamentale. Una battaglia vinta con determinazione e spirito di squadra tra i protagonisti - aggiunge - che arricchisce significativamente l'offerta di alta scuola in Veneto, che crea una sinergia virtuosa tra Treviso e Padova e che andrà a tutto vantaggio dei nostri ragazzi».

Secondo l'assessore alla sanità, Manuela Lanzarin «la declaratoria di illegittimità costituzionale non incide né sull'attivazione del corso, né sulla sua prosecuzione, perché l'Università ha già garantito, da parte sua, la copertura della docenza e degli oneri conseguenti. Da parte nostra, come Regione abbiamo saputo valorizzare ciò che il giudice costituzionale ha affermato con la sentenza 132/2021, approvando la legge regionale 18 gennaio 2022 con la quale si dispone che i risparmi di spesa ottenuti nell'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, già adeguatamente garantiti, siano da considerare risparmi disponibili - conclude - una volta accertati emersi dai bilanci di esercizio del Servizio Sanitario Regionale».

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