Raffica di furti in casa ma il ladro è sordo: beccato peché non sente i rumori

Mercoledì 20 Gennaio 2021 di Denis Barea
Un 38enne romano dedito ai furti in casa è stato beccato perché è sordo
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MONTEBELLUNA - C’è il “ladro gentiluomo”, Il “Napoleone del furto” e il ladro... sordo. Lui, 38enne romano ma residente a in provincia di Trento, appartiene a questa terza, inusuale categoria. È menomato all’udito, da entrambe le orecchie, fin dalla nascita. Malgrado questo tra tutte le “professioni” nel campo del crimine ne ha scelta una in cui sentirci bene è un requisito fondamentale. Pena farsi scoprire, il che è esattamente quello che è successo a lui. Il 38enne però un colpo è riuscito a piazzarlo: vittima una anziana, cui ha sottratto la tessera banco posta. Poi ha fatto acquisti e prelevato contante, con tanto di pin, prima di essere intercettato dalle forze d’ordine.
Per quei fatti il romano è ora all’udienza preliminare. Difeso dall’avvocato Jacopo Stefani deve difendersi dall’accusa di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. Il procedimento è stato rinviato, per un difetto di notifica, ed è stato aggiornato al 13 aprile.
LA TECNICA
Di tentativi il 38enne ne avrebbe fatti parecchi. Identica la tecnica, raffinata e “leggiadra”: adocchiava case, o appartamenti, che durante le serata di afa estiva presentavano una o più finestre aperte. Fatti una serie di sopralluoghi sceglieva il punto in cui entrare e, silenziosamente, vagava per casa alla ricerca di borse e borselli, portafogli o portamonete. Il fatto è che lui non faceva rumore ma soprattutto non si accorgeva, essendo sordo, se le persone che stava per derubare lo scoprivano. Così, in più di una occasione, con le spalle rivolte al legittimo proprietario di casa, si è fatto beccare con le mani nel sacco. Per dileguarsi però usava una strategia formidabile: si metteva a urlare, talmente forte da spaventare il malcapitato, e se la svignava da dove era entrato. Così ha fatto ne mese di agosto 2019 fino a che è riuscito nel suo intento.
I PRELIEVI
Punta la casa abitata da una pensionata, vi entra di soppiatto, scova dove la donna tiene la tessera del banco posta e riesce a darsela a gambe.

Ma la bramosia di spendere quei soldi “facili” l’ha letteralmente fregato. Tra il 12 e 13 agosto, il giorno dopo il furto e quello successivo, l’uomo si dà alla pazza gioia: preleva 600 euro presso l’ufficio postale di Biadene, utilizza la carta per una serie di acquisti, tra cui carburante a un distributore e poi si concede altri 30 euro. Per i carabinieri della stazione di Crocetta, informati del furto, beccarlo è però un gioco da ragazzi. L’uomo, che ha una lunga fedina penale, rischia ora di finire a processo e di trovarsi una pesante condanna tra capo e collo.

Ultimo aggiornamento: 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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