CARBONERA - Per i ragazzi lo choc è stato forte: i locali devastati, i panettoni e il prosecco che utilizzavano per fare le ceste natalizie spariti. I ladri non hanno risparmiato neppure il centro diurno per l’autismo di Vascon, che si trova all’interno dei locali che il Comune ha dato in gestione alla Cooperativa Alternativa Ambiente, in via Cardinal Callegari 26. La struttura, gestita dalla Fondazione Oltre il Labirinto di Treviso, accoglie una dozzina di ragazzi con problemi, appunto, legati all’autismo.
IL COLPO
Ogni giorno 5 di loro trascorrono quasi l’intera giornata all’interno del Centro, svolgendo varie attività. Nel periodo natalizio la Fondazione fa preparare loro delle ceste natalizie che vengono poi rivendute per raccogliere fondi. I prodotti vengono offerti da varie ditte private, molto sensibili ai problemi della disabilità. Nel caso specifico, a dare una mano a questa iniziativa sono state soprattutto le aziende agricole “Nonno Andrea” di Villorba e “Borgo Luce” di Susegana. Nelle ceste finiscono così bottiglie di Prosecco Docg, panettoni, dolci, noci, conserve e altri prodotti alimentari. I ragazzi, poi, li confezionano e li imballano. Attività per loro e per le famiglie molto utile ai fini del reinserimento.
LA RABBIA
Ieri il presidente della Fondazione Oltre il Labirinto, Mario Paganessi, ha avvertito i carabinieri di Silea, che hanno avviato le indagini. Verranno comunque controllati i filmati delle telecamere. Tra l’altro, già lo scorso anno il Centro diurno era stato vittima di un furto simile. Sempre nel periodo natalizio, approfittando della pausa pranzo dei ragazzi, i soliti ignoti erano entrati da una porta non chiusa a chiave e avevano rubato degli scatoloni di Prosecco. Proprio per questo la Fondazione aveva deciso di installare delle telecamere. «Dovremo riacquistare tutti i prodotti -spiega uno sconsolato Mario Paganessi- Ma non è tanto per questo, quanto per il male che hanno fatto ai ragazzi. Per una persona che soffre di autismo la routine è molto importante. E oggi non hanno potuto svolgere la loro normale attività. Un po’ questo e la confusione del momento hanno creato problemi ai ragazzi, li ha messi in crisi. Per loro era la cosa peggiore. Chi ha fatto questo sapeva chi andava a colpire, sapeva che qui aiutiamo persone che soffrono di autismo. Hanno fatto del male a dei ragazzi in difficoltà, e questo non riesco ad accettarlo. In ogni caso abbiamo ripreso l’attività in qualche modo, mentre riacquisteremo il materiale rubato, grazie anche all’aiuto delle aziende agricole coinvolte».