«Jalisse, fiumi di legnate»: la gag di Fiorello infiamma Sanremo

Giovedì 3 Febbraio 2022 di Elena Filini
Jalisse

ODERZO - «Ama, stai tranquillo: niente spille e voodoo. Non siamo cattivi come ci descrive Fiorello!». Neanche dieci minuti di festival e a Sanremo è già tormentone Jalisse. E' Fiorello, nel monologo di apertura del festival a chiamare in causa il duo opitergino. «Amadeus sei cattivo: ancora li hai esclusi. Altro che fiumi di parole! Fiumi di legnate». Così lo showman all'indirizzo del conduttore e direttore artistico della kermesse, reo di aver bocciato, per la venticinquesima volta consecutiva nella storia del festival, la canzone di Alessandra Drusian e Fabio Ricci.

Loro? Ci scherzano su, sinceramente sorpresi dall'essere finiti in prima serata all'Ariston nel monologo di Fiorello.

LA REAZIONE
«Non ce l'aspettavamo- conferma Fabio-ma è una riprova di quello che andiamo ripetendo. In un modo o nell'altro, i Jalisse sul palco dell'Ariston sono presenti ogni anno». Insomma, si possono non far passare le canzoni, ma i due cantautori con base ad Oderzo sono il nome più evocato in ogni edizione della kermesse.

I COMMENTI
«Diciamo che abbiamo fatto Sanremo nel super rispetto dei protocolli-ridono- altro che Festival a distanza». Vale la regola del purchè se ne parli: «Chiariamoci: nulla è come essere su quel palco a cantare. Ma essere evocati ogni anno come di regola succede ci fa piacere. Comunque- ribadisce Alessandra-noi siamo buoni. E non abbiamo alcun rancore. Quando c'è stata l'ennesima espulsione abbiamo fatto sentire la nostra voce. E giustamente Fiorello, da uno di spettacolo, ha costruito una parte del suo monologo su questo». Insomma, nulla di negativo. «Fiorello, come è giusto per un comico spara su tutti. Con noi è stato uno zuccherino perchè, in effetti ha redarguito Amadeus. Dicendo una cosa che il nostro pubblico pensa da sempre. Perchè gli altri sì e noi no?». Ormai la dialettica tra il Festival e i Jalisse è una partita a tennis. Ma i due cantautori hanno deciso di giocare sull'eterno no che arriva dalla città dei Fiori. Ma non vi dispiace essere ormai per tutti gli esclusi? «E' un gioco. Noi siamo sinceramente dispiaciuti che non ci venga offerta un'altra chance. Detto questo, quello che si è scatenato tra meme e imitazioni è fantastico». I Jalisse mettono sul podio Crozza, con la celebre imitazione di Mattarella che stava cercando un sostituto per il ruolo di Presidente. «Geniale, semplicemente stupendo. Siamo morti dalle risate. Questo ci fa piacere, significa che il pubblico ci ricorda, che nonostante il molto tempo passato, dei Jalisse non si smette di parlare». Fabio ed Alessandra hanno ovviamente seguito il festival. «Mi è parso in generale un festival che ha dato importanza alla musica, nel complesso più snello» argomenta Alessandra. Pagelle? «Mahmood e Blanco sono riusciti ad accalappiare: bravissimi, canzone perfetta». Per loro però i vincitori già ci sono: Maneskin bis. «Sono pazzeschi, siamo rimasti impressionati. Coraline è un brano da brividi. Nell'emozione di Damiano ho visto i sogni di un ragazzo che si stava dicendo in quel momento: il mio sogno non è irraggiungibile, è qui e lo sto vivendo».
 

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