Una bimba all'asilo con la Jaguar di De Poli, venduta all'asta

Sabato 20 Giugno 2020 di Mattia Zanardo
Una bimba all'asilo con la Jaguar di De Poli, venduta all'asta

TREVISO Sorridente e distinto, si è messo al volante e, innestata la marcia, poco dopo le 9 è partito in direzione Germania. Aboliti finalmente i divieti agli spostamenti, ieri mattina Hendrick Bott è potuto venire di persona a ritirare la Jaguar Daimler, ormai ex ammiraglia di rappresentanza di Fondazione Cassamarca. Una vettura storica, anche e soprattutto per l'esclusiva targa a cifre tonde: TV-A00000. Correva il 1993: altri tempi. 

LA VENDITA
Con il nuovo corso di Ca' Spineda inaugurato dal presidente Luigi Garofalo anche la lussuosa berlina nel dicembre scorso è stata messa in vendita. Ad aggiudicarsela, con un'offerta di 14.100 euro, questo 41enne avvocato tedesco, specializzato in diritto del settore immobiliare, dall'impeccabile aplomb come le auto sportive inglesi di cui è grande appassionato. La sua collezione può vantare, tra gli altri, già due esemplari della blasonata casa del Giaguaro («Una color oro e una celeste: quest'ultima, in effetti, uno po' appariscente», ammette: il nero istituzionale del nuovo acquisto, da questo punto di vista, è al di sopra di ogni rilievo di gusto). Dopo aver accompagnato l'ex numero uno di Fondazione Dino De Poli a svariati eventi ufficiali, ora sarà destinata ad un altro passeggero speciale: Filippa, la primogenita del neoproprietario, nata alla fine dell'anno scorso. Il parco auto di herr Bott, però, presentava una lacuna: «In nessuna macchina era possibile montare il seggiolino porta-bimbi. Questa invece è perfetta per portare mia figlia all'asilo. E' davvero molto elegante, tenuta splendidamente da Fondazione Cassamarca e, come mi hanno raccontato, anche con una storia particolare».
 
COLPO DI FULMINE
Così quando l'ha vista su una rivista specializzata, in uno degli annunci dell'asta fatti pubblicare dall'istituzione trevigiana, non ha avuto dubbi. Di certo Filippa farà la sua figura arrivando al kindergarten scarrozzata sui raffinati sedili in pelle. Anche se, da brava nativa digitale, tra qualche anno probabilmente si domanderà a cosa servisse il radiotelefono incastonato nel divanetto posteriore. Il presidente Garofalo ha voluto non a caso che la consegna del mezzo all'acquirente avvenisse simbolicamente davanti al Teatro Eden: «Il ricavato della vendita infatti conferma - è andato a sostenere il progetto Il Paradiso del Talento Laboratorio dell'Opera italiana, un master per direttori d'orchestra condotto proprio qui dal maestro Giancarlo Andretta, da febbraio: partito un po' in sordina, nella piccola Treviso, ha avuto un enorme successo, con 23 studenti italiani, provenienti da tutto il mondo, tanto che si è affiancato un secondo corso di alta formazione con 12 partecipanti». 

Espletate le strette di mano e le foto di rito, la Jaguar si è messa in moto guidata dal professionista tedesco: prima tappa Francoforte, a casa dei genitori per una notte di riposo, per poi proseguire fino ad Amburgo, residenza della famiglia Bott, dove inizierà la sua seconda vita.

Ultimo particolare: non potrà conservare la mitica targa: la normativa teutonica in materia prevede codici personalizzati, dunque per ragioni di esportazione dovrà essere re-immatricolata. 

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