Macchine e moto d'epoca rivisitate invadono Villa Lattes con i "sarti della meccanica"

Venerdì 10 Giugno 2022 di Diana Tamantini
Uno scatto dei "sarti della meccanica" con la loro Cagiva

ISTRANA - Creatività, passione ma soprattutto una straordinaria capacità di dare un’anima al metallo. Sono questi gli elementi fondanti di una collaborazione che dura da oltre 40 anni, una parte importante nel settore dell’artigianato dei motori. Luigi Bellon, il lato artistico, e Gianni Marconato, la parte più manageriale e collaudatore di tutte le auto, saranno i protagonisti questa sera, venerdì 10 giugno a Villa Lattes a Istrana. «Vogliamo puntare i riflettori sui “sarti della meccanica”» spiega Stefano Tubiana, organizzatore dell'evento insieme al sindaco Maria Grazia Gasparini, della proloco del comune e dell’Auto Moto Club Due Torri di Castelfranco Veneto. «Una valorizzazione di risorse straordinarie», ha sottolineato Tubiana.

Le vere protagoniste sono le auto e le moto d'epoca rivisitate

Le regine della serata saranno in particolare le auto: Alfa 1900 4 cilindri del 1955, Alfa 2600 6 cilindri del 1963, Fiat coupé 2300 6 cilindri del 1966, Fiat 1500 6 cilindri del 1937 (il primo motore che ha entusiasmato il Bellon bambino), il prototipo di Lancia 2000 4 cilindri turbo, Hyundai Scoupe modificata con motore centrale della Lancia Delta Turbo.

Non mancheranno anche le moto, in primis la Mondial 125 4 tempi del 1952, la Rumi 125 2 cilindri 2 tempi del 1951, una Ducati Marianna 125 4 tempi.

Luigi Bellon, il sarto della meccanica e la sua Cagiva X3 Raptor

A cui si aggiungono una miniatura di una Ducati Scrambler 450 con motore 50 2 tempi, e la Cagiva X3 Raptor, il gioiello mai realizzato dalla casa madre e ricreato da Bellon: proprio il modello portato al Verona Motor Bike Expo 2020, in occasione della consegna del premio alla carriera. «Un nostro amico aveva comprato una Ferrari 308 di primissima serie, Vetroresina, sfasciata per un incidente - ricorda Luigi Bellon - Ha insistito perché la sistemassimo, non avevo mai lavorato con auto così importanti, ma alla fine abbiamo ceduto e l'abbiamo poi portata a Padova per la messa a punto. In seguito un collezionista è venuto ad Istrana e gli abbiamo rifatto 2-3 macchine, poi le voci corrono. Ma non ci siamo mai montati la testa». Uguale il punto di vista di Gianni Marconato, che oltre alla costruzione si occupa di provare tutte le auto in strada, partecipando poi alle manifestazioni: «Un mese fa abbiamo disputato il Gran Premio di Bari." I motori, una passione che Marconato ha ereditato dal padre: "Un artigiano che sapeva costruirsi tutto da sé». 

Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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