Sant'Artemio, futuro sospeso per l'ippodromo: la lotta per la gestione prosegue

Mercoledì 8 Febbraio 2023 di Brando Fioravanzi
L'ippodromo Sant'Artemio

TREVISO - Il cambio di gestione all'Ippodromo del Sant'Artemio può attendere. Almeno fino al 22 febbraio quando il Tar del Veneto si riunirà in Camera di Consiglio per deliberare in merito alla diatriba nata tra la Nordest Ippodromi spa, che al momento detiene ancora i diritti sull'intera struttura, e la Sistema Cavallo srl, con sede in provincia di Grosseto, che teoricamente dovrebbe subentrare per i prossimi 12 anni. L'ultima comunicazione del Tribunale amministrativo, pervenuta ieri mattina, 7 febbraio, alle parti, non ha dato seguito alla richiesta di eseguire un provvedimento di urgenza con sospensione cautelare della procedura di assegnazione, così come avanzato nel ricorso della Nordest Ippodromi.

Ma il Tar, al tempo stesso, si è preso altri 15 giorni di tempo per decidere sulla spinosa controversia.

Intanto, con la sentenza pendente, il Comune di Treviso dovrà astenersi dal compiere qualsiasi atto che coinvolga l'Ippodromo, tra cui l'effettivo passaggio di consegne che era atteso proprio durante il sopralluogo previsto nella giornata di ieri e che invece si è trasformato in un semplice confronto diretto tra le parti in causa. «Ovviamente attendiamo il pronunciamento del Tar a seguito del deposito delle nostre controdeduzioni al ricorso della Nordest Ippodromi; la nostra speranza è di poter entrare quanto prima in possesso della struttura» sottolinea Silvio Toriello, alla guida di Sistema Cavallo. Una speranza che Stefano Bovio, dal 2018 presidente di Nordest Ippodromi spa, spera venga delusa: «L'incontro di ieri con Comune e Sistema Cavallo non è stato di certo risolutivo. Noi proseguiamo come previsto, forti delle nostre convinzioni. Nel frattempo siamo soddisfatti che fino al 22 febbraio il Comune di Treviso non possa sottoscrivere alcun contratto, nè cedere anticipatamente l'edificio».

IL CASO
Al centro della polemica tra i due gestori di ippodromi il fatto che la società guidata dall'imprenditore Silvio Toriello, già a capo delle strutture ippiche di Livorno e Follonica, si è nei mesi scorsi aggiudicata il bando pubblico per la gestione anche dell'impianto trevigiano. Una gara alla quale hanno partecipato solamente la società toscana e la Nordest Ippodromi spa (che ancor oggi gestisce lo storico impianto fino al 2018 fortemente legato al nome della famiglia Biasuzzi) a cui è seguita una profonda verifica di tutti i progetti presentati prima dell'assegnazione definitiva. Sarà ora il Tar a dover verificare l'eventuale correttezza o meno dei criteri di assegnazione dell'impianto, così come ogni altro aspetto del bando fino ai piani economici-finanziari presentati dalle due società. Se tutto dovesse essere confermato dal Tar, ovvero se non venissero ravvisate irregolarità, Nordest Ippodromi uscirebbe da viale Felissent senza debiti da onorare nei confronti del Comune, mentre il gruppo toscano subentrerebbe mettendo sul piatto 150mila euro di investimenti per il rilancio di corse ippiche ed eventi. E per il Sant'Artemio si aprirebbe una nuova stagione.
 

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci