Lega, per la segreteria regionale spunta l'ipotesi di Mario Conte

Ma il sindaco di Treviso raffredda gli animi: "Sono anche presidente Anci, basta così"

Mercoledì 17 Maggio 2023 di Alda Vanzan
Lega, per la segreteria regionale spunta l'ipotesi di Mario Conte

TREVISO - Congresso, subito. La Lega in Veneto lo chiedeva prima ancora che alle Politiche dello scorso settembre Fratelli d'Italia facesse incetta di voti.

E adesso che alle Comunali di Vicenza il Carroccio ha perso la doppia cifra, andando sotto il 7 per cento, la richiesta è trasversale. L'unica preoccupazione è sul numero dei candidati: ha senso presentarsi al congresso dopo anni di commissariamento con addirittura tre aspiranti segretari regionali? Non sarebbe il caso di (far) fare un passo indietro e trovare una sintesi? E magari fra i tre contendenti trovarne un quarto super partes?


IL TENTATIVO
È così che tra lunedì notte, dopo lo scrutinio delle Amministrative, e ieri mattina, quando sono cominciate le riflessioni a bocce ferme, è spuntata l'idea di Super Mario: Conte, il riconfermato sindaco di Treviso, eletto al primo turno col 64,7%, potrebbe sommare all'incarico in municipio e alla presidenza dell'Anci anche la guida della Lega. Nel partito dicono che una sua candidatura potrebbe essere una buona soluzione per fare sintesi tra le varie componenti del Carroccio ed evitare dannose fratture. Il punto è: accetterebbe? E, soprattutto, gli altri si ritirerebbero?


IN CORSA
Non Roberto Marcato: l'assessore regionale allo Sviluppo economico anche ieri ha ribadito di non avere alcuna intenzione di farsi da parte. «In Lega i congressi servono come l'aria che respiriamo - ha detto Marcato -. Se qualcuno si era illuso che bastasse un partito "leggero", oggi possiamo dire che di "leggero" a Vicenza c'è stato solo il consenso». Marcato se la dovrebbe vedere con l'attuale commissario Alberto Stefani, deputato e sindaco di Borgoricco. E con Franco Manzato, il trevigiano ex assessore regionale ed ex sottosegretario sostenuto da Gianpaolo Gobbo e Gianantonio Da Re. E se si candidasse Conte? «Io comunque non mi ritiro», ha detto l'assessore. L'interessato, intanto, cade dalle nuvole: «Sono sindaco e presidente dell'Anci, stop», dice Conte.


L'ASSE DEM
Fino a domenica 28 maggio, quando si celebreranno i ballottaggi nei quattro Comuni chiamati ancora al voto (Adria, Vedelago, Sona, Vicenza), non ci saranno accelerazioni. Ma dopo le elezioni amministrative il congresso sarà all'ordine del giorno. Il commento generalizzato è che, specie dopo il calo a Vicenza e, un anno fa, la sconfitta a Verona, il partito si debba strutturare e tornare a fare sempre più politica attiva sul territorio. Anche perché, dovesse andar male in terra berica, si creerebbe una dorsale a trazione Pd/centrosinistra che dalla vicina Brescia fino a Padova passando per Verona e Vicenza sbilancerebbe gli equilibri in terra veneta. Ma, nonostante Super Mario, pare difficile che il 4 o l'11 giugno, date ipotizzate per il congresso, la Lega riesca a fare sintesi su un unico candidato. 

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Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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