Un calvario lungo sei anni, il tribunale assolve l'invalido ballerino: «Nessun reato»

Giovedì 18 Giugno 2020 di Denis Barea
Un calvario lungo sei anni, il tribunale assolve l'invalido ballerino: «Nessun reato»
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PONZANO  - Era finito a processo come il falso invalido ballerino ma Claudio Vendramin, 65enne operaio di Ponzano Veneto, dopo sei anni ha avuto ragione. Ieri il Tribunale di Treviso, dopo averlo condannato nel 2014 a 4 mesi per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e a quasi 63 mila euro, lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato. 

LA DECISIONE
Il giudice ha anche revocato il sequestro emesso a suo tempo nei suoi confronti a garanzia del pagamento delle sanzioni e delle spese di legge in caso di condanna. La vicenda risale al 2002. Vendramin venne accusato di essere un falso invalido e di aver così truffato l'lnps percependo la pensione che non gli spettava. A smascherarlo era stata la moglie che, per cercare prove sufficienti a intentare una causa di separazione, aveva assoldato un investigatore privato. E le fotografie scattate dallo 007 avevano inchiodato il consorte con la passione per i ritmi calienti: si scatenava nelle balere tre volte alla settimana ed stato beccato a ballare salsa e merengue nei locali del Trevigiano. Vendramin era finito a giudizio per truffa ai danni dello Stato con l'accusa di aver dichiarato alla Commissione Medica Ulss 9 di Treviso di non deambulare normalmente, mentre invece era risultato, secondo l'accusa, che camminava normalmente e, appunto, ballava. Lui si era difeso dicendo che riusciva a compiere alcuni passi di danza con un'amica solo perché si imbottiva di cortisonici e comunque per il breve periodo di effetto dei medicinali assunti. Una consulenza tecnica accertò in seguito che l'operaio effettivamente aveva una invalidità che veniva indicata pari all'85% mentre la Commissione Medica gli aveva riconosciuto la percentuale del 100%. 

LA SENTENZA
Sei anni fa Il Tribunale condannò Vendramin a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, e al pagamento di 63 mila euro derubricando il reato da truffa ai danni dello Stato a indebita percezione di erogazioni, perché secondo il giudice Leonardo Bianco Vendramin era davvero invalido ma non al 100 per cento bensì all'85.

Quindi aveva diritto all'assegno di invalidità ma senza accompagnatoria e pensione, come invece è stato dal 2004 al 2010. «Ricorreremo, perché vogliamo l'assoluzione - disse al tempo il suo legale, l'avvocato Roberto Campion - Vendramin non è un falso invalido, l'invalidità c'è. È stata una commissione a decidere di erogare la pensione». A seguito dell'impugnazione il processo è stato rimesso a Treviso. E il tribunale ha finalmente posto fine al calvario del 65enne. 

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