Oasi di pediatria nell'ospedale di Treviso con un giardino pensile e sentieri fioriti. Arrivati anche 8 nuovi "pazienti robot"

Mercoledì 7 Giugno 2023 di Mauro Favaro
Oasi di pediatria nell'ospedale di Treviso con un giardino pensile e sentieri fioriti. Arrivati anche 8 nuovi "pazienti robot"

TREVISO - Un giardino pensile, con alberi, fiori e sentieri, proprio sopra al pronto soccorso. Prenderà forma qui la nuova oasi della pediatria. E sarà visibile direttamente dall’ingresso principale della cittadella della salute del Ca’ Foncello.

Senza sostituzioni. L’attuale area verde, al quarto piano del corpo centrale, non verrà dimessa: dopo il trasloco della pediatria nel nuovo edificio, che sarà ristrutturato nell’ambito del secondo stralcio della cittadella, accoglierà i pazienti e i familiari che accederanno alla nuova collocazione della day e week surgery. È questo il programma. 


CONTO ALLA ROVESCIA
Intanto è iniziato il conto alla rovescia per il trasferimento dei reparti, a partire dalle chirurgie e dal settore operatorio, che andranno a popolare il nuovo monoblocco. «Inizieremo il 21 giugno. E poi andremo avanti a scaglioni fino a settembre – annuncia Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – di seguito, per quanto riguarda la nuova oasi pediatrica realizzeremo spazi adeguati per i piccoli pazienti, per la scuola e il tempo libero, sopra al pronto soccorso, dove ci sarà un giardino più grande». Nella cittadella troverà posto anche la nuova sede del “Biscottificio in pigiama. «Contiamo di averla tra ottobre e novembre – prevede Benazzi – non sarà più all’interno della pediatria, ma in un locale comodamente raggiungibile da tutti».

 
IL SIMULATORE
Non ci si ferma qui. Perché non ci sono solamente le strutture. Proprio ieri sono stati presentati 8 nuovi simulatori per le pediatrie, manichini che riproducono lattanti e bambini (rispettivamente sotto ai 2 anni e fino ai 6), che grazie all’intelligenza artificiale sono in grado di simulare in tutto e per tutto parametri vitali, quadri clinici specifici e situazioni di assoluta emergenza, monitorando allo stesso tempo l’efficacia e l’appropriatezza delle manovre di rianimazione. Viene simulata anche la tosse. Nulla è lasciato al caso. Sono stati donati dall’associazione “Per mio figlio”, guidata dal presidente Andrea Rizzo, con una raccolta di fondi arrivata a 35mila euro, compresa un’offerta di 600 euro giunta dalla lotteria di Pasqua organizzata dalla polizia di Treviso. L’assegno è stato consegnato ieri direttamente dal questore, Manuela De Bernardin Stadoan. «È il primo passo del percorso verso la Stanza dei sogni – fa il punto Rizzo – per la quale abbiamo fissato un budget di 170mila euro». Come vengono usati i manichini? «Per formare tutto il personale impegnato nell’ambito della pediatria, medici, infermieri e operatori, anche su situazioni di estrema emergenza», specifica il primario Stefano Martelossi. A cominciare ovviamente dai giovani. I manichini dal cuore tecnologico si aggiungono a Victoria, il simulatore di parto in dotazione ai corsi di laurea di Medicina e delle professioni sanitarie. Nella prima fase sono coinvolte le pediatrie di Treviso e Oderzo, guidata dalla direttrice Angela Taraschi. «Ma il progetto verrà esteso a tutta l’Usl», assicura Benazzi. Già oggi il personale ruota tra le pediatria degli ospedali trevigiani, vedendo così una serie di quadri clinici diversi, per dar vita a equipe omogenee e sempre pronte ad affrontare ogni evenienza. In questo modo si riesce anche a far fronte all’attuale mancanza di 12 pediatri tra tutti gli ospedali. «Un problema che verrà risolto alla fine del 2024 grazie all’arrivo di nuovi specialisti», sottolinea il direttore generale riferendosi all’aumento dei posti nelle scuole di specialità. L’obiettivo finale per la pediatria si chiama Stanza dei sogni. «Stiamo lavorando per attivare un’area a misura di bambino – tira le fila Martelossi – un ambiente, anche con musica e con un soffitto multimediale, appositamente pensato per ridurre l’ansia e il dolore nei piccoli pazienti che devono essere sottoposti a manovre diagnostico-terapeutiche invasive».

Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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