Insultò gli agenti, Benedetta, ex miss Padania, ancora a processo, ma se la cava

Martedì 5 Febbraio 2019 di Denis Barea
Insultò gli agenti, Benedetta, ex miss Padania, ancora a processo, ma se la cava
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PREGANZIOL - A novembre aveva patteggiato 1 anno (senza condizionale) per furto e ricettazione, coinvolta in un tentato colpo al furgone di un idraulico a Treviso insieme al compagno, con cui abitava a Preganziol e dove gli inquirenti avevano trovato altra refurtiva. Benedetta Mironici, 35enne ex modella che nel 2007 era stata incoronata Miss Padania, ha voltato ieri un'altra pagina della sua travagliata relazione con la giustizia. Era finita a processo per fatti del maggio del 2015 quando, mentre era in compagnia di un conoscente, era stata fermata a un controllo da una pattuglia della Polizia e trovata alla guida in stato di ebbrezza. Quando gli agenti le avevano contestato un livello alcolemico pari a 1 la Mironici si era scagliata contro di loro, insultandoli. Denunciata era finita a processo per oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e guida in stato di ebbrezza.

Ieri, all'apertura del procedimento la Mironici si è vista estinguere il reato di oltraggio dopo aver risarcito sia i due agenti insultati che la Questura di Treviso con qualche migliaio di euro. Il reato relativo al rifiuto di fornire le proprie generalità è stato invece oblato mentre per la guida in stato di ebbrezza - per cui era già stata condannata in primo grado nel 2017 a 3 mesi di carcere - il giudice ha deciso un rinvio a ottobre in attesa dell'esito dell'appello presentato dal legale della donna. «State attenti a cosa dite, attenti a quello che fate». Così si era rivolta l'ex modella ai due poliziotti che le avevano contestato il fatto di essersi messa al volante dopo aver esagerato con gli alcolici. Si era poi rifiutata di dare i propri documenti e di fronte all'insistenza degli agenti aveva urlato: «Io conosco un responsabile della Polizia Stradale, vi faccio vedere io....».
E così sia lei che il conoscente che trasportava in auto, che secondo l'accusa avrebbe partecipato all'aggressione verbale nei confronti dei poliziotti, erano stati denunciati e poi rinviati a giudizio. Tutto finito con un risarcimento del danno.

Un epilogo ben diverso dalla condanna inflitta qualche mese fa a lei e al compagno 30enne Federico Marini. Insieme a un complice, mai stato identificato, lo scorso 4 luglio assaltarono un furgone parcheggiato in strada a San Antonino a Treviso. Quando entrarono in azione era notte fonda ma nel tentativo di forzare la portiera del mezzo fecero un tale rumore da svegliare un residente che assistette alla scena dalla finestra della camera. Il testimone allertò le forze dell'ordine e la Mironici, che attendeva all'interno dell'auto pronta per la fuga, finì in manette.
 
Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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