Insulti e offese sul web alla poetessa antifascista: Instagram lo assolve

Giovedì 14 Novembre 2019 di Gabriele Zanchin
Nonostante tutte le precauzioni dei mittenti risalire agli autori di certe volgarità per gli inquirenti è possibile
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Offesa, insultata e denigrata sul web per le sue posizioni antifasciste. “Instagram” però non interviene per bloccare i post incriminati. Anzi, in qualche modo li sdogana, come se non si trattasse di turpiloquio ma di semplice scambio di opinioni. Ha del surreale la vicenda di cui è rimasta vittima Giovanna Frene, poetessa di Pieve del Grappa molto conosciuta in zona, autrice di numerose raccolte di poesie.  Da sempre impegnata nella cultura anche locale (sta organizzando una serie di serate culturali a Pieve del Grappa), non lesina interventi sui social per rimarcare il suo dichiarato antifascismo. Spesso duro, ma sempre formulato con tatto. A qualcuno però la cosa va di traverso. 
FRASI BECERE
Così ieri sul social network si è vista arrivare messaggi da far accapponare la pelle, con insulti violentissimi mescolati a bestemmie e minacce. «Si tratta di un attacco molto pesante da parte di profili inesistenti -racconta l’interessata che, per quanto becere siano, ha deciso di pubblicare una parte degli insulti e delle offese ricevuti. «Si tratta solo di un piccolo esempio dei commenti che mi sono arrivati. Vorrei capire chi c’è dietro e per questo ieri pomeriggio sono andata dai carabinieri per sporgere denuncia. Voglio capire chi c’è dietro questi messaggi deliranti e portare allo scoperto queste persone con nome e cognome». Giovanna non lo dice apertamente ma la situazione sta un po’ sfuggendo di mano e negli ultimi tempi ha assunto toni inquietanti, come dimostrano proprio questi commenti.
LUOGO ACCOGLIENTE
Non bastasse, la donna ha portato a conoscenza Instagram dei terribili epiteti che le erano stati rivolti, ricevendone una risposta che forse lascia ancora più scioccati: «Grazie per la segnalazione. Abbiamo esaminato il commento di Alessandra-567 per comportamento intimidatorio o bullismo e abbiamo riscontrato che non viola le nostre linee guida della community. Le segnalazioni come la tua sono importanti per rendere Istagram un luogo sicuro e accogliente per tutti». Amaro il commento di Giovanna Frene: «Una risposta inspiegabile. Casomai sono io che nei miei post non uso insulti, ma solo ironia. E anche se a volte sono molto diretta nel deprecare il fascismo, gli insulti non fanno e non faranno mai parte del mio bagaglio». Il suo ultimo post infatti citava: “Il fascismo è un crimine e una legge che lo censura è un atto di civiltà. Viva Liliana Segre”. É bastata una frase così per scatenare un incredibile linciaggio personale.
LE INDAGINI
Dopo la delusione con i gestori del social, ora la parola passa agli inquirenti. Che partendo da un profilo quasi certamente fake dovranno cercare di risalire ai responsabili. Anche perchè di mezzo ci sono minacce non proprio velate: «Le tue foto stanno girando bene sul web. E anche il tuo nome», scrive Alessandra-567.
«Ho messo a conoscenza della cosa anche il sindaco e un assessore comunale» conclude Giovanna Frene. Sperando che, azioni legali a parte, la faccenda finisca qui.
Gabriele Zanchin
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Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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