TREVISO - Una maxi sanzione da oltre 5.500 euro e una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di auto di servizio. È questo quanto è andato incontro un 64enne trevigiano, L.R., dopo essere stato fermato dalla polizia locale di Vicenza in seguito ad un pericoloso inseguimento andato in scena per le vie del centro del capoluogo berico. L'episodio risale a domenica quando, intorno alle 18, una pattuglia in Contrà Vittorio Veneto ha intimato all'uomo di fermare l'auto in quanto alla guida senza le cinture di sicurezza. Alla vista degli agenti il 64enne si è però immediatamente allontanato a tutta velocità cercando di far perdere le proprie tracce attraversando a fortissima velocità ponte Pusterla, viale D'Alviano, via Cadorna, via San Martino, via Medici, viale Grappa e, contromano, via Valeggio sul Mincio.
L'inseguimento in centro, poi lo scontro con la macchina degli agenti
La polizia locale lo inseguito a sirene spiegate e lo ha bloccato in via Peschiera dopo che aveva provato una brusca manovra evasiva speronando l'auto della municipale. Una volta identificato, il trevigiano è risultato essere alla guida nonostante fosse privo di patente perché già revocata per violazioni al Codice della strada. Il 64enne, visto l'inseguimento provocato, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento dell'auto della polizia locale, oltre che segnalato all'Autorità giudiziaria per la confisca del mezzo. Dal punto di vista della sanzione, invece, a pesare sul totale ci sono: il non essersi fermato all'alt, l'utilizzo di manovre pericolose per sfuggire, l'alta velocità di percorrenza ed il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. In seguito all'accaduto il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e Nicolò Nacleri (consigliere delegato allo sviluppo di progetti per la sicurezza) hanno voluto sottolineare «la professionalità degli agenti del settore di polizia stradale che spesso si trovano coinvolti in operazioni molto complicate e impegnative come questa, portata a termine nel migliore dei modi».
