Insegnanti no vax sospesi per Covid, in 300 non torneranno in classe: «A gennaio lezioni a rischio»

Sono alti i numeri dei maestri che non si sono vaccinati, e si rischia di arrivare a 700 docenti e addetti senza Green Pass entro il 10 gennaio

Sabato 25 Dicembre 2021 di Mauro Favaro
foto di repertorio
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TREVISO - Alunni e famiglie rischiano di trovare una brutta sorpresa dopo le vacanze di Natale: a gennaio potrebbero non esserci abbastanza maestre e maestri nelle scuole elementari della Marca. È l'effetto della sospensione degli insegnanti che non hanno rispettato l'obbligo vaccinale anti-Covid, scattato il 15 dicembre.

I buchi in tutti i gradi di istruzione, come confermato dai sindacati, sono già tra i 200 e i 300, compreso il personale Ata. E potrebbero aumentare se gli altri 700 docenti e addetti senza Green Pass rafforzato che hanno prenotato l'iniezione non si vaccineranno realmente entro il 10 gennaio, quando si tornerà sui banchi.


Insegnanti no vax alle elementari

Il problema maggiore riguarda le elementari. Tanto che la Cgil apre alla possibilità di far lavorare anche i No-Vax, sottoponendoli a tamponi periodici. «Trovare altri supplenti sarà un grande problema, visto che già nella fase ordinaria si è faticato a coprire tutti i posti alle elementari. Si rischia che salti la continuità del servizio, che dovrebbe essere sempre garantita, con pesanti ricadute a livello didattico avverte Marco Moretti, segretario della Flc-Cgil di Treviso se il contesto lo richiederà, bisognerà prendere in considerazione l'ipotesi di far lavorare anche chi non si è vaccinato, chiamandolo a un costante controllo attraverso i tamponi. Non avrebbe senso essere rigidi solo per il gusto di essere rigidi. È necessario percorrere ogni strada, con il via libera del ministero e dell'Istituto superiore di sanità, per garantire il meglio con la massima sicurezza possibile».


Covid nei bambini

Il virus continua a colpire soprattutto i più piccoli. Sono 709 le classi che registrano casi di Covid. Tra queste, 190 sono in quarantena. A conti fatti, 12mila bambini e ragazzi con meno di 18 anni passeranno il Natale in isolamento. L'asilo parrocchiale Divina Provvidenza di Tezze di Piave, frequentato da un centinaio di alunni, è stato interamente chiuso a causa di una scia di contagi tra i piccoli. Al momento se ne contano 14: dieci alla materna e quattro al nido. Così è scattato l'isolamento collettivo. Anche per le 12 maestre. Alcuni genitori hanno sollevato dubbi sulla tempestività della comunicazione all'Usl, temendo che questo abbia contribuito all'aumento dei contagi. Ma dalla scuola spazzano il campo: «Abbiamo seguito il protocollo senza alcuna esitazione», sottolinea la coordinatrice. «Mi ha ferito che alcuni genitori abbiano messo in giro queste voci prima di rivolgersi a noi evidenzia il parroco, don Massimo Bazzichetto il personale ce la sta mettendo tutta. Che posso dire? Se qualcuno non si fida, che cambi scuola».


Scuola, cosa succede dopo le vacanze?

Da oggi le scuole sono in vacanza. L'Usl auspica che lo stacco di due settimane e mezzo possa contribuire a ridurre i casi. In questo periodo verranno vaccinati quanti più bambini tra i 5 e gli 11 anni possibile. Oltre ai 6mila già prenotati (su 32mila under 11 vaccinabili), l'azienda sanitaria proprio ieri ha incrementato il numero di posti disponibili, salendo da 3.600 a 5.300. «Nelle giornate del 26, 27, 29, 30 e 31 dicembre puntiamo a vaccinare quasi mille bambini al giorno annuncia il direttore generale Francesco Benazzi sono stati aperti nuovi slot nei centri vaccinali di Villorba, Asolo, nell'ospedale di Treviso e nel nuovo centro di San Vendemiano». Quest'ultimo, al momento dedicato ai bambini, verrà aperto nell'ex supermercato di via Italia nel giorno di Santo Stefano. L'obiettivo è raggiungere la copertura vaccinale più elevata entro il 16 gennaio. A fronte di questo e delle continue quarantene, era stata ipotizzata la possibilità di allungare le vacanze di Natale di una settimana, fino al 17 gennaio. Ma per l'Usl non è una cosa indispensabile: «Le due settimane e mezzo di pausa ci aiuteranno a contenere il virus conclude Benazzi per il resto credo che la socializzazione in presenza a scuola sia estremamente importante. Faremo di tutto per garantire che continui».
 

Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 14:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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