Custode in coma dopo l’infortunio: l’Albatros volley resta senza palestra

Lunedì 23 Gennaio 2023 di Maria Elena Pattaro
Il Mazzotti

TREVISO - Il “custode” della palestra Mazzotti cade, batte la testa e finisce in coma. In città c’è apprensione per le condizioni di salute dell’addetto ma infuria anche la polemica sulla gestione degli impianti sportivi. A soffiare sulle polveri è la società di pallavolo Albatros, rimasta improvvisamente senza palestra. Tanto da salire sulle barricate rinnovando l’appello alla giunta per una redistribuzione delle palestre. «Siamo affranti per il custode - afferma la società - ma questa chiusura crea solo un enorme disagio per 250 ragazzine che si sono affidate a noi. Siamo esausti». 
 

L’INFORTUNIO
Ma andiamo con ordine. Il 60enne trevigiano, della Pulitori e affini spa (che ha in appalto la pulizia delle palestre in 19 scuole trevigiane), è in coma da una settimana dopo il grave infortunio di cui è rimasto vittima nella palestra del Mazzotti. L’uomo è ricoverato in Terapia intensiva al Ca’ Foncello con un preoccupante trauma cranico a seguito della caduta avvenuta mentre stava togliendo dei canestri da basket. L’infortunio risale a lunedì scorso ma è emerso soltanto nelle ultime ore. Il 60enne, in coma farmacologico, avrebbe subìto almeno due interventi in questi sette giorni. Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe utilizzato il seggiolone dell’arbitro da volley per salire e azionare una manovella sistemata sopra la porta della palestra a due metri di altezza così da alzare i canestri e preparare il campo da pallavolo. Sull’infortunio sta indagando lo Spisal, con l’obiettivo di accertarne le cause e le eventuali responsabilità. Sale intanto a tre il numero di gravi incidenti sul lavoro da inizio anno. Venerdì un operaio di 43 anni dipendente di una ditta esterna è precipitato dal tetto della Ser.Tec di Roncade: le sue condizioni restano critiche. Lunedì il dramma nelle cava Le Bandie di Spresiano, dove un operaio di 31 anni è morto soffocato sotto la ghiaia.
 

LA POLEMICA
L’infortunio in palestra ha avuto una serie di ripercussioni sullo sport cittadino. «Venerdì mattina il Comune ci ha comunicato improvvisamente la chiusura della palestra Mazzotti - spiega la società Albatros -.

Alle 19.45 sarebbe stata in programma la gara valida per gli ottavi di finali provinciali di Under 16, e solo grazie alla collaborazione di Volley Treviso è stato possibile trovare in meno di 8 ore un’altra palestra omologata per disputare la partita. Il rischio era di doverla perdere a tavolino. Siamo sparpagliati in 5 palestre, quasi tutte scolastiche, con tutti i disagi che questo comporta. Da anni chiediamo alla giunta una diversa distribuzione delle palestre del territorio, in modo che a turno tutte le società possano godere dei vantaggi di certe situazioni. Invece rimane immutato. Se la situazione non cambia il 50esimo compleanno potrebbe essere stato l’ultimo». A replicare è il vicesindaco Andrea De Checchi: «La palestra è chiusa per gli accertamenti legati all’infortunio. Sono già in programma incontri per supplire al momentaneo disagio, di concerto con la Provincia, proprietaria dell’immobile, e la scuola. Il calendario di assegnazioni degli impianti sportivi è sempre perfettibile. In questo momento ci sembra il migliore possibile, tenuto conto delle esigenze delle numerose società sportive». Sul tema arriva però la stoccata del candidato sindaco Giorgio De Nardi: «Treviso, città europea dello Sport 2022, non può permettersi di sfiancare così chi anima tra mille difficoltà lo sport amatoriale e di deludere 250 ragazzine che amano il loro sport. La Treviso vera di tutti i giorni la troviamo nelle (poche e verissime) palestre in sofferenza, non nelle sfavillanti cartoline natalizie autocelebrative». 

Ultimo aggiornamento: 07:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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