NERVESA - Con la moglie Antonia, la passeggiata pomeridiana era un appuntamento abituale. E Celestino Trentin, un ottantenne residente a Nervesa, assieme alla sua compagna di vita macinava chilometri.
L'ALLARME
Erano circa le 15 e il cielo si stava rannuvolando, preannunciando la burrasca che sarebbe avvenuta di lì a poco, dal punto di vista meteorologico e non solo. La moglie, compresa la gravità della situazione, ha immediatamente chiamato i soccorsi. È intervenuto tempestivamente il Suem 118, mentre in contemporanea anche una pattuglia dei carabinieri arrivava a tutta velocità sul posto. Purtroppo, però, sia per i sanitari sia per le forze dell'ordine non c'è stato nulla da fare se non constatare il decesso dell'uomo. E la salma è stata immediatamente posta a disposizione dei familiari. Anche l'elicottero del Suem, partito da Treviso per portare soccorso, ha evitato l'atterraggio, data la situazione irreparabile e il luogo di difficile accesso.
IL RICORDO
Celestino Trentin era iscritto al Gruppo alpini di Nervesa da una vita. «Da quando ne faccio parte - ricorda con affetto il capogruppo Sergio Furlanetto - lui è sempre stato un socio, come del resto il fratello Lorenzo. Prendeva parte regolarmente a tutte le adunate nazionali e ai pranzi sociali. Alla moglie era legatissimo. Non avevano figli e li trovavo molto spesso a passeggiare anche lontano dalla loro abitazione. Ricordo di averli incontrati anche a Venegazzù. Non aveva particolari problemi di salute: lo trovavo spesso mentre andava a fare dei lavoretti al Dus, dove ha un piccolo appezzamento di terreno. Proprio un paio di giorni fa aveva tagliato la siepe. La notizia mi rattrista davvero molto». Celestino era stato alpino nell'ottavo reggimento alpini in Friuli. Con la moglie Antonia ha condiviso un legame solido e tanti bei momenti di convivialità e non solo. Per la verità, già una decina di anni fa Celestino aveva avuto dei problemi di cuore, che però non gli hanno impedito di trascorrere anni tranquilli e attivi. «La moglie era una mia parente - ricorda il vice sindaco Lucia De Sordi - Il bosco era la sua passione». E se n'è andato con odori e colori della collina negli occhi. E nel cuore.