Infarto in oratorio, Adriano, 20 anni è senza speranze

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Alberto Beltrame
Adriano Nika
ZERO BRANCO - È stata dichiarata ieri pomeriggio, al termine del periodo di osservazione, la morte cerebrale di Adriano Nika, il 20enne di Zero Branco colpito domenica pomeriggio da un malore, probabilmente un attacco di cuore, mentre giocava a calcio con gli amici nel campo sportivo dell’oratorio. Il giovane, già gravato da problemi cardiaci con cui conviveva da sempre e per i quali aveva subito un intervento chirurgico, è ancora attaccato alle macchine nel reparto di Terapia Intensiva del Ca’ Foncello, in attesa dell’ultima decisione dei familiari. Ma i medici, riunitisi ieri sera per valutare la situazione, hanno decretato che non vi è più possibilità di ripresa dell’attività cerebrale del ragazzo, nato da genitori albanesi ma cresciuto in Italia, dove la famiglia si è trasferita quando aveva circa tre anni.
IL MALORE
Adriano domenica pomeriggio era al campetto con alcuni amici. Stavano giocando a calcio. Il ventenne, che evitava corse e sforzi fisici prolungati proprio per preservare il suo cuore malandato, si trovava in porta. Erano circa le 16.30 quando Adriano, improvvisamente, ha fatto cenno di non sentirsi bene. Si è seduto a terra, sembrava potesse riprendersi, ma è stato subito dopo colto dalle convulsioni ed è crollato chiedendo aiuto. Gli amici che si trovavano con lui hanno chiamato immediatamente i soccorsi e seguito al telefono le indicazioni degli infermieri del 118 in attesa dell’arrivo dell’elicottero, atterrato a poche decine di metri dal campo da calcio, accanto al campanile della chiesa. La situazione è apparsa subito gravissima nonostante i presenti siano riusciti a mantenere il battito costante praticandogli il massaggio cardiaco. Poi il trasferimento in ospedale, dove il 20enne è stato immediatamente trasferito in Terapia intensiva.
LO CHOC
All’oratorio, domenica pomeriggio, si era precipitato anche il sindaco Luca Durighetto, che in queste ore, assieme all’amministrazione comunale, non ha fatto mancare il suo sostegno ai genitori e ai familiari di Adriano, fino a ieri sera collegato ai macchinari dell’ospedale ma senza possibilità di ripresa cerebrale, assente da più di 48 ore.
Un colpo durissimo da digerire per tutta la comunità di Zero Branco dove sia il ragazzo che la famiglia è conosciuta e stimata. «Aveva dei problemi di salute molto seri - ricordano i conoscenti -. Era stato operato al cuore e aveva successivamente accusato dei problemi all’udito, ma faceva la vita di tutti i giovani, girando in bicicletta per il paese e andando a divertirsi all’oratorio, per stare in compagnia. Si sarebbe diplomato quest’anno, e stava anche ultimando le pratiche per conseguire la patente». 
Ultimo aggiornamento: 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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